Come nel confronto diretto del girone di andata, la Città di Anzio si trova costretta a issare bandiera bianca di fronte alla capolista Sporting Hornets (6-1), colleziona la terza sconfitta su altrettante gare esterne disputate dopo il giro di boa e continua a ricoprire il ruolo di terzultima forza del girone. I capitolini indirizzano il match nei binari giusti grazie a una doppietta di Di Tata. Il laterale sblocca il punteggio con un gran sinistro da fuori area, poi concede il bis, con un comodo tap-in, al termine di un’azione manovrata. La capolista rimpingua il bottino di gol con una prodezza balistica di Gattarelli, il quale va a togliere la classica ragnatela dall’incrocio dei pali con un destro di rara potenza e precisione. La formazione padrona di casa, decisa a non fare sconti, cala il poker in apertura di ripresa con lo scatenato Gattarelli, il quale approfitta di un clamoroso errore in fase di impostazione dei neroniani, aggredisce lo spazio vuoto e infila con un sontuoso “scavetto” l’incolpevole Lo Grasso proteso in uscita. Sotto di quattro reti, la Città di Anzio si affida alla tattica del portiere di movimento e si crea i presupposti per accorciare le distanze su calcio di rigore. Ad incaricarsi della trasformazione è Manuel Nanni, il quale si fa ribattere il tiro dai sei metri da Lupinella, bravo a sventare la minaccia e a consentire ai propri compagni di continuare a gestire un rassicurante margine di vantaggio. La capolista, poco più tardi, fa cinquina per merito di Mejuto, il quale sfugge abilmente alle grinfie dei difensori tirrenici grazie a una perfetta triangolazione con Lancelletti, infila da pochi passi Lo Grasso e iscrive anche il proprio nome a referto. Lo Sporting Hornets, sulle ali dell’entusiasmo, va a segno per la sesta volta con Stoccada, lesto a recuperare il pallone, su una conclusione di Lucho Grasso respinta dalla traversa, e a fare centro nella porta sguarnita dalla propria metà campo. La Città di Anzio, nei restanti minuti ancora da giocare, si toglie la parziale soddisfazione di scardinare quantomeno il bunker difensivo avversario con Daniele Pistidda, il quale trasforma il secondo penalty di giornata, accordato dalla coppia arbitrale alla sua squadra, e realizza la classica rete della bandiera.
Antonio Gravante
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