Estromessa matematicamente da una settimana dalla lotta ai play-off, a seguito del pareggio conseguito nella tana della capolista Olimpus e alla concomitante vittoria esterna dell’Italservice Pesaro sull’Active Network Viterbo, la Fortitudo Pomezia sfrutta al meglio il fattore campo nella trentesima e ultima giornata contro il fanalino di coda Olimpia Verona (6-4), costretto a sua volta a mandare giù il calice amaro del declassamento in Serie A2, saluta con una vittoria i propri sostenitori e chiude al nono posto la seconda stagione consecutiva sul massimo proscenio calcettistico nazionale. Le due contendenti, pur non avendo più nulla da chiedere a questo campionato, disputano una prova collettiva generosa e deliziano il discreto pubblico presente in tribuna al Pala Lavinium con svariate marcature di pregevole fattura. Gli scaligeri partono forte e, in meno di due giri di lancette, sbloccano il punteggio con Jorge Santos, il quale parte palla al piede dalla propria metà campo, infila con un chirurgico sinistro a incrociare Molitierno e realizza il classico dell’ex. La reazione dei ragazzi del presidente Bizzaglia è immediata: Miguel Angelo, da fuori area, non lascia alcuna via di scampo a Fior. L’Olimpia Verona continua a sfruttare al meglio le proprie caratteristiche tecniche e, nel giro di due minuti, si porta sul duplice vantaggio grazie a una doppietta di Portuga. La Fortitudo Pomezia, nella seconda parte del tempo, prende saldamente in mano il pallino del gioco a rimette le cose a posto con Lorenzo Bueno e Micheletto. Il primo si esibisce in una splendida giocata individuale e trafigge Fior proteso in uscita, mentre il secondo pareggia i conti con una conclusione a incrociare da fuori area. Il quintetto allenato da mister Grassi, a quarantuno secondi all’intervallo, mette la freccia e passa per la prima volta a condurre. Il generoso Raubo intercetta al meglio un lungo lancio dalle retrovie, vince il duello con Lukarian e, con un sontuoso colpo di tacco, favorisce l’inserimento di Lorenzo Bueno. Il laterale brasiliano gentilmente ringrazia, firma la doppietta personale con una staffilata dal basso in alto e consente alla sua squadra di guadagnare la via degli spogliatoi in vantaggio di una rete. La ripresa si apre con il pareggio dei veneti: Rocha vince un contrasto con Miguel Angelo e infila Molitierno con un gran sinistro in corsa. Il punteggio cambia ancora una volta pochi giri di orologio più tardi. La Fortitudo Pomezia riesce nuovamente a mettere la testa davanti grazie a Matteus, lesto a finalizzare, con una splendida estirada, una giocata imbastita dal binomio Raubo-Miguel Angelo. Mister Grassi, subito dopo, getta nella mischia Tarenzi al posto di Molitierno. L’ex portiere della Lazio si guadagna immediatamente il proprio gettone di presenza con uno splendido intervento su Claro. La Fortitudo, decisa a non fare sconti, si riversa in avanti nel tentativo di mettere al sicuro il risultato, ma l’estremo difensore veronese si supera sulle insidiose conclusioni di Raubo, Matteus e Cesaroni. Sul fronte opposto, comunque, anche Tarenzi ha il suo bel da fare e si oppone con grande mestiere prima su Ugas, poi su Portuga e, infine, su Jorge Santos con l’aiuto della traversa. La decima e ultima marcatura si registra a un minuto dal definito suono della sirena: Murilo chiude definitivamente i conti dalla media distanza e rende più rotonda la tredicesima vittoria in campionato.
Antonio Gravante
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