L’Aranova dimostra davanti ai propri sostenitori di avere le giuste motivazioni per giocarsi al meglio le proprie chance di accesso ai play-off. Il quintetto del presidente Schiavi sfrutta al massimo il turno casalingo con il CCCP 1987 (3-1), bissa la vittoria ottenuta nel turno precedente ad Anguillara e, a seguito della concomitante sconfitta incassata dal PGS Santa Gemma per mano della vicecapolista La Pisana, rimane da sola al quarto posto in classifica. La prima parte della gara risulta piuttosto combattuta: le due contendenti vanno più volte pericolosamente alla conclusione, ma non riescono a sbloccare il punteggio per l’ottima prova di Croci e Salvati, bravi a conservare inviolata la rispettiva porta con una lunga serie di interventi strappa-applausi. L’Aranova, nella seconda parte del tempo, forza ulteriormente il ritmo e, al minuto numero ventidue, sblocca il punteggio sugli sviluppi di un corner: Gianni si fa trovare al posto giusto al momento giusto, ribadisce in rete, nei pressi del limite dell’area, una corta respinta di un difensore rivale su tiro di Salviati e trova il classico bandolo di una matassa di una gara che, per l’ottima organizzazione della squadra allenata da Gimelli, stava nascondendo molte più insidie del previsto. Il CCCP, a meno di due minuti dall’intervallo, esaurisce il bonus dei falli e rimane in inferiorità numerica per il doppio cartellino giallo subito da Santerini. Sul dischetto dei dieci metri, come al solito, si presente lo specialista Rossi, il quale si vede ribattere la conclusione dal bravo Salvati. L’Aranova, dopo l’intervallo, spinge ancora più a fondo il piede sul pedale dell’acceleratore e consolida il vantaggio con una bella giocata corale finalizzata dal bomber Rossi, bravo a lasciare sul posto il diretto marcatore, a seguito di un preciso passaggio di Ciliberto, e a insaccare la sfera nell’angolino basso. Tale marcatura carica ulteriormente sotto il profilo emotivo i ragazzi di Marini, i quali continuano a fare la partita e calano il tris. L’azione parte dai piedi di Ciliberto, il quale recupera palla nella propria metà campo e, dopo una perentoria progressione, serve all’interno dell’area Salviati. Il numero dieci, anziché calciare in porta, preferisce appoggiare la sfera all’accorrente Graziani, cinico a fare centro da pochi passi e a siglare il classico gol dell’ex. Sotto di tre reti, il CCCP si affida alla tattica del portiere di movimento e, nelle battute finali del match, si toglie la parziale soddisfazione di realizzare la rete della bandiera con Lorenzoni, il quale infila da pochi passi l’esperto Croci e consente alla propria squadra di incassare un passivo meno pesante.
Antonio Gravante
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