Una parabola discendente inaspettata. L’Anzio Calcio stecca anche la sfida casalinga con il fanalino di coda Gladiator (1-3), incassa la quarta sconfitta nelle ultime cinque giornate e continua a navigare nelle acque basse della graduatoria. La formazione allenata da Mario Guida, a seguito di tale passaggio a vuoto, rimane al quart’ultimo posto insieme alla Flaminia Civitacastellana, costretta a sua volta a pagare dazio sul campo della lanciatissima capolista Cavese. Ma non è assolutamente il caso di disperare. La classifica è molto corta: la zona play-off dista soltanto sei lunghezze. Tutto, di conseguenza, è ancora apertissimo in questo girone piuttosto equilibrio. Basterebbe cambiare prima possibile marcia e inanellare un paio di vittorie consecutive per cambiare le prospettive. L’Anzio Calcio scende in campo con il piglio giusto e, al dodicesimo giro di orologio, imbastisce la prima azione degna di nota: Giordani, direttamente su calcio piazzato, colpisce in pieno la traversa. I neroniani, poco dopo, vanno al tiro con Flores Heatley, ma Marone si oppone con sicurezza. La sfida del Bruschini si sblocca a ridosso dell’intervallo. Il Gladiator passa a condurre grazie a una micidiale ripartenza di Messina, bravo ad aggredire lo spazio vuoto sulla sinistra e a infilare Rizzaro sul primo palo. Nella ripresa la partita si gioca su ritmi molto frammentati. A risentirne ovviamente è lo spettacolo. La chiave del match, non a caso, si registra, al minuto numero ventiquattro, a seguito di un singolo episodio. Il Gladiator realizza la rete del raddoppio su calcio da fermo: lo specialista Ceparano, con un’esecuzione praticamente perfetta, incastra la sfera all’incrocio dei pali e rialza le quotazioni di vittoria della sua squadra. Sulle ali dell’entusiasmo, la compagine allenata da Foglia Manzillo, ex trainer dell’Unipomezia, va vicinissima al tris con lo scatenato Kone, il quale coglie la traversa e costringe Perna, subentrato in precedenza a Rizzaro, a un successivo miracolo. L’Anzio Calcio non si dà per vinto e, a due minuti dal novantesimo, accorcia le distanze con Busti, bravo a girare di testa alle spalle di Marone un calcio piazzato di Giordani. Tale marcatura, tutto sommato, serve soltanto per le statistiche. Il Gladiator, un minuto più tardi, chiude definitivamente i conti con Messina, cinico a sua volta a sfruttare al massimo un’altra ripartenza, centra la seconda vittoria in campionato, opera il sorpasso ai danni del binomio Boreale-Trastevere e abbandona l’ultimo posto in classifica.
Antonio Gravante
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