Il Centro Sportivo Primavera semina ma non raccoglie nella sesta giornata di Campionato. La formazione allenata da Elio Bianchi, pur disputando una prova collettiva più che positiva sotto il profilo del gioco, si inchina di stretta misura a una cinica Virtus Divino Amore (0-1), interrompe la miniserie positiva, che durava da due giornate, e rimanda a data da destinarsi l’agognata ascesa verso una posizione di classifica più rapportata alle proprie potenzialità. La compagine apriliana, nel corso del primo tempo, esercita un maggior predominio territoriale, ma lascia a desiderare in fase di finalizzazione della manovra. Le occasioni più ghiotte capitano sui piedi di Davanzo, ex bomber dello Sporting Genzano, il quale fallisce tre volte per una questione di centimetri il bersaglio grosso sugli sviluppi di altrettante azioni corali. I due tecnici, dopo l’intervallo, apportano qualche correzione ai rispettivi schieramenti di partenza. Le mosse dell’allenatore capitolino, Mario Di Marco, si rivelano decisive ai fini del punteggio finale. La compagine del Santuario, al quarto d’ora, capitalizza al massimo la prima occasione propizia con una giocata piuttosto lineare. Il neoentrato Trevisan favorisce la progressione di Marcangeli, che a sua volta si fa valere sulla corsia laterale e serve un assist al bacio per l’accorrente Addi. Il numero dieci gialloblu, con grande cinismo, non si lascia sfuggire l’occasione propizia e indovina l’angolino basso della porta custodita dall’incolpevole Rosa. Il Centro Sportivo Primavera, a quel punto, cambia subito marcia e, malgrado l’espulsione di Frattasi nella fase centrale del tempo, si riversa a pieno organico nella metà campo avversaria. La squadra di Bianchi, a riprova di una netta superemazia territoriale, sfiora la parità con Triola, il quale si vede negare la gioia del gol da Possente, bravo nella circostanza a sostituirsi a Cervellini e ad allontanare la sfera nei pressi della linea di porta. Gli apriliani non si danno per vinti e, in pieno extra-time, vanno vicinissimi al pareggio sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. Il solito Triola crossa al centro dell’area per le testa di Gazzi, il quale vince il duello aereo con il diretto marcatore, indirizza la sfera sotto l’incrocio dei pali, ma esalta i riflessi di Cervellini, il quale si esibisce in uno spettacolare volo plastico, evita il peggio con l’aiuto della traversa e permette alla propria squadra di uscire dal campo con tre punti preziosi in tasca. Il Centro Sportivo Primavera, invece, si morde le mani per aver pagato a caro prezzo l’unica sbavatura difensiva commessa nell’arco dei novanta minuti.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA
