Un punto all’attivo. Ma quanti rammarichi. La Città di Pomezia non riesce ad andare oltre la spartizione della posta in palio nella sfida casalinga con il Centro Giano (3-3) e rimanda a data da destinarsi l’ascesa verso una posizione di classifica più consona al proprio valore. La formazione pometina, alla resa dei conti, ha pagato a caro prezzo la giornata-no del pacchetto arretrato, che ha commesso degli errori madornali, nel momento topico della ripresa, consentendo agli avanti capitolini di riportare in perfetto equilibrio una gara che ai più appariva compromessa. I ragazzi di Sebastiani cominciano il match sotto la buona stella e piazzano un micidiale uno-due, nel giro di sei minuti, con Metani e Natoli. Il primo fa centro con una conclusione dal basso in alto dal limite dell’area, mentre il bomber realizza una rete da antologia con un splendido tiro al volo da posizione defilata. L’attaccante rossoblu, spalle alla porta, manda la sfera ad insaccarsi imparabilmente sotto l’incrocio dei pali. A metà frazione, il Centro Giano dimezza le distanze con Cioè, bravo a girare di testa in rete un cross dalla destra di Natalizi. Ad inizio ripresa, la Città di Pomezia alza di nuovo il ritmo e allunga il passo con il solito Natoli, abile a ricoprire al meglio il ruolo di terminale offensivo di una rapida ripartenza. A quel punto, la Città di Pomezia sembra poter amministrare la situazione favorevole. Nel momento topico del match, però, accusa un’inattesa involuzione di gioco, lascia a desiderare in fase difensiva e, tra lo stupore generale, consente ai capitolini di pareggiare i conti con Caltabiano e Riccio.
