Il Pomezia Calcio ha scelto il successore di Cristiano Gagliarducci. A guidare la prima squadra dell’ambiziosa società rossoblu sarà l’esperto Paolo D’Este, il quale vanta un curriculum vitae di assoluto prestigio al timone di Anziolavinio, Aprilia, Albalonga, Sermoneta e Vjs Velletri. “Siamo convinti di aver fatto la scelta giusta. Abbiamo raggiunto l’accordo con un allenatore di comprovata esperienza, il quale ha scritto molte pagine importanti del calcio dilettantistico regionale – spiega il vicepresidente Federico Coculo – . Per sostituire un tecnico come Gagliarducci dovevamo per forza di cose prendere un altro trainer abituato a vincere. Riponiamo la massima fiducia in Paolo D’Este, a nostro avviso è la persona più adatta per permetterci di centrare i nostri obiettivi stagionali”. Motivato e consapevole del fatto suo, dall’alto del suo notevole bagaglio di esperienza, è apparso il neoallenatore rossoblu sin dal primo contatto con la squadra. “Sono felice di guidare il Pomezia Calcio, società tra le più ambite del momento per la serietà del proprio staff dirigenziale, per i suoi illustri trascorsi e per la qualità del proprio organico – spiega mister D’Este – . Le responsabilità sono notevoli soprattutto perché gli sportivi pometini si aspettano ogni domenica i classici fuochi d’artificio. Ma il campionato di Eccellenza nasconde tante insidie. Molte squadre sono attrezzate per fare bene. Come mia abitudine, però, non mi tiro di certo indietro. Metterò al servizio della squadra tutta la mia esperienza, questo staff dirigenziale e una piazza importante come Pomezia meritano di militare in categorie superiori…”. Il nuovo tecnico pometino avrà il dovere di ricavare il massimo da una rosa di assoluto valore, composta da una decina di giocatori in grado di calcare palcoscenici più importanti e un gruppo di ragazzi in età di Lega di assoluto valore. “Non è il numero di giocatori a fare una squadra forte, ma è fondamentale giocare da squadra – conclude Paolo D’Este – . La rosa del Pomezia Calcio è tecnicamente attrezzata per pensare in grande. L’imperativo è quello di lavorare sodo. Tireremo le somme soltanto alla fine del Campionato…”.
Antonio Gravante
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