Un passaggio a vuoto inaspettato. La capolista Pomezia Calcio incappa nella classica giornata storta, incassa una pesante sconfitta per mano della matricola Romulea (3-0) e si trova costretta a cedere lo scettro di leader della classifica al Campus Eur, vittorioso a sua volta con il classico risultato all’inglese contro il fanalino di coda Pescatori Ostia. Dopo un quarto d’ora senza particolari emozioni, la compagine capitolina spezza l’equilibrio in maniera piuttosto fortunosa: Carlucci, dalla trequarti campo destra, sorprende un incerto Marcucci con un beffardo tiro cross. La conclusione del fantasista si incastra incredibilmente sotto l’incrocio dei pali con la complicità del portiere rossoblù, reo di non aver valutato attentamente la traiettoria di un tiro scoccato da circa trentacinque metri. La squadra di Gagliarducci accusa il colpo sotto il profilo psicologico, stenta a trovare le giuste geometrie e, intorno alla mezz’ora, subisce l’allungo definitivo dei padroni di casa. La formazione di Cervera, con grande cinismo, piazza un micidiale uno-due e indirizza la sfida del “Campo Roma” ulteriormente in discesa. A griffare la rete del raddoppio è Barchiesi (classe 2005), il quale calcia al volo appena entrato in area di rigore, sugli sviluppi di una bella giocata per vie verticali di Mancini, infila nuovamente Marcucci, realizza la seconda rete personale stagionale e si conferma un attaccante molto interessante in proiezione futura. La Romulea, subito dopo, cala il tris con lo scatenato Carlucci. Questa volta il numero dieci dà un saggio della propria tecnica cristallina, lascia elegantemente sul posto un avversario e, da posizione piuttosto defilata, lascia partire una splendida conclusione a giro che si insacca nei pressi del palo più lontano. Il Pomezia Calcio, a ridosso dell’intervallo, ha una ghiotta chance per accorciare le distanze con Corsetti, il quale calcia il classico rigore in movimento, ma Pensa si distende in tuffo sulla sua sinistra e si rifugia abilmente in corner. La formazione di Gagliarducci, nel corso della ripresa, si spinge in avanti più per inerzia che per un’efficace manovra corale, risulta piuttosto prevedibile in fase offensiva e, di fatto agevola il compito ai motivatissimi padroni di casa, bravi a loro volta ad amministrare il largo margine di vantaggio senza soverchie difficoltà. La squadra del presidente Bizzaglia, dunque, torna a casa con tre reti sul groppone e con la consapevolezza di avere disputato una prova collettiva negativa sotto ogni punto di vista. Ma non è assolutamente il caso di fare drammi. Giornate del genere possono capitare nel corso di un campionato. L’importante è resettare subito tutto, fare immediatamente quadrato e ingranare di nuovo la marcia giusta sin dalla prossima sfida casalinga con l’Aurelia Antica Aurelio.
Antonio Gravante
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