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La Nuova Florida resta in Promozione: Ostiantica ko

NUOVA FLORIDA ESULTANZA SALVEZZA

Una riconferma in Promozione in perfetto stile Nuova Florida. Sfoderando una prova collettiva tutto cuore e grinta, la squadra ardeatina si aggiudica in rimonta, tra le mura amiche del Selva dei Pini, lo spareggio dei play-out con la coriacea Ostiantica (3-2) e, per la gioia dei propri sostenitori, tornati per l’occasione a ricoprire il classico ruolo di dodicesimo uomo in campo, ottiene la permanenza nella seconda categoria calcistica regionale. Capitan Frisicaro e soci, statistiche alla mano, sono stati costretti a moltiplicare gli sforzi per spostare l’ago della bilancia dalla propria parte. I biancorossi, infatti, hanno avuto il merito di vanificare due volte il tentativo di allungo dei capitolini e, grazie a un guizzo vincente di Fieni, in pieno recupero, sono riusciti a prolungare la gara ai tempi supplementari. A firmare la rete della vittoria, poco prima del triplice fischio, ci ha pensato Bergamo, il quale ha fissato, in contropiede, il punteggio sul definitivo 3-2 e ha messo la parola fine su una gara ricca di colpi di scena ed emozioni. Ma andiamo con ordine. Il binomio Ciciani-Marinelli, potendo contare su due risultati su tre a propria disposizione, si affida a un prudente 4-5-1. Davanti alla porta difesa dall’esperto Cojocaru, di gran lunga tra i migliori in assoluto nel proprio ruolo dell’intera categoria, i tecnici biancorossi impiegano una difesa a quattro formata dai centrali Frisicaro e Leoni e dagli esterni bassi Grossi e Valentini. A causa dell’indisponibilità di Daniele Ciciani, squalificato per un turno dal Giudice Sportivo, i trainer tirrenici schierano nella zona nevralgica del campo l’inedito terzetto formato da Perinelli, Borshi e Cerolini, supportato sulle corsie esterne dal tuttofare Fieni e da Bonomo, responsabilizzati entrambi di presidiare la rispettiva fascia e di supportare, in fase offensiva, il bomber Natoli, proposto come unica punta di ruolo. La compagine capitolina, nel massimo rispetto del trend stagionale, invece, risponde con uno spregiudicato 4-3-3 e si affida in avanti, in particolar modo, all’estro di Florez, giocatore meritevole di calcare palcoscenici decisamente più importanti. La prima frazione, statistiche alla mano, non riserva particolari spunti di rilievo. Le due contendenti sentono troppo la partita dal punto di vista emotivo e badano più che altro a non agevolare il compito all’avversaria di turno. La formazione allenata da Ripa, in ogni modo, rompe gli indugi nella fase centrale del tempo e si fa apprezzare per una lineare circolazione della sfera che, alla resa dei conti, esalta i due cursori di sinistra. Presa letteralmente per mano dagli elementi di maggiore caratura tecnica, l’Ostiantica imbastisce la prima azione degna di nota della gara con Langiotti, il quale riceve palla da Agolini, entra in area da posizione defilata, ma si vede chiudere lo specchio della porta da Cojocaru, abile come al solito a leggere alla perfezione la situazione delicata e ad uscire tempestivamente sui piedi dell’attaccante rivale. Trascorrono dieci minuti e la Nuova Florida risponde agli avversari con capitan Frisicaro, il quale calcia il classico rigore in movimento, sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina, ma sbaglia la mira e spedisce la sfera sul fondo. L’ultimo episodio degno di nota dei primi quarantacinque minuti, invece, è di marca lidense. L’ottimo Langiotti tenta la conclusione dal vertice sinistro dell’area. Buona l’intenzione, imprecisa la mira: il pallone termina di poco sopra la trasversale. La ripresa, invece, comincia con una nitida occasione della Nuova Florida. Il bomber Natoli, agevolato da un rimpallo tra due difensori avversari, entra minaccioso in area, ma calcia troppo centralmente e favorisce una comoda presa a Moser. L’Ostiantica, di contro, si fa apprezzare per una solida compattezza tra i reparti e, a metà frazione, coglie impreparata la retroguardia ardeatina sugli sviluppi di un lungo rinvio del proprio portiere. La sfera arriva dalle parti di Devoto, il quale crossa al centro dell’area per Di Nardo. L’attaccante bianconero, lasciato colpevolmente solo dalla coppia centrale biancorossa, indovina l’angolo basso alla sinistra di Cojocaru, sblocca il punteggio e sposta momentaneamente l’inerzia del match dalla parte della sua squadra. Pungolata nell’orgoglio, la formazione allenata da Marinelli-Ciciani si rimbocca immediatamente le maniche e, centottanta secondi più tardi, perviene al pareggio in maniera piuttosto rocambolesca: il difensore lidense Ceci, nel tentativo di sbrogliare un concitato batti e ribatti in piena area, sbaglia l’impatto con il pallone e realizza la più classica delle autoreti. La gara, a qual punto, sale ulteriormente di tono. L’Ostiantica, a riprova delle qualità del proprio tridente d’attacco, trova la forza per passare nuovamente a condurre per merito di Agolini, il quale dà un ulteriore saggio delle proprie doti realizzative con una splendida conclusione al volo. La punta lidense si coordina alla perfezione nel cuore dell’area, a seguito di un cross di Viciani, e con un chirurgico destro al volo ad incrociare deposita la sfera imparabilmente nell’angolo alto più lontano della porta difesa da Cojocaru. La formazione cara al binomio Fedele-Pizzi, a quel punto, getta il cuore oltre l’ostacolo, ma non riesce a pungere negli ultimi sedici. A portare l’unico pericolo dalle parti di Moser è il generoso Natoli, autore di una prova di grande personalità e sacrificio, il quale tenta il tiro dai diciotto metri, ma non inquadra il bersaglio grosso. L’occasione da gol più limpida, invece, capita in piena zona Cesarini all’Ostiantica. La squadra guidata da Greco sfiora la terza rete con Florez, il quale indirizza la sfera sotto la traversa, con uno splendido destro di prima intenzione, ma Cojocaru si conferma all’altezza della sua fama e si rifugia in angolo con un provvidenziale stacco di reni. Poco più tardi, invece, le due contendenti rimangono in dieci a causa dei cartellini rossi rimediati da Beraldin e Morrone, allontanati dall’arbitro per reciproche scorrettezze. Il signor Merolli della sezione di Cassino, subito dopo, assegna ben sei minuti di recupero, a causa della lunga interruzione del gioco in occasione della duplice espulsione. La Nuova Florida, non avendo in pratica alternative, si spinge a pieno organico in avanti e, al terzo minuto dell’extra-time, riesce a rimettere le cose a posto con il generoso Fieni, il quale entra in area dalla destra, trafigge Moser con un delizioso colpo da sotto e, di fatto, rimanda l’esito del match ai tempi supplementari. La formazione ardeatina, sulle ali dell’entusiasmo, riparte di slancio e, dopo quattro minuti, va vicinissima al vantaggio sugli sviluppi di una rapida ripartenza. Il solito Fieni, autore di una prova individuale maiuscola per quantità e qualità, interrompe nel cerchio di centrocampo una manovra degli avversari, si fa circa venti metri palla al piede e serve sulla corsia di sinistra Bergamo. L’ex attaccante della Lupa Monterotondo, a sua volta, con grande sagacia tattica, effettua un millimetrico cross per lo stesso Fieni, il quale calcia di prima intenzione, ma si vede strozzare in gola la gioia del gol un prodigioso Moser, il quale compie un vero e proprio miracolo, alza la sfera sopra la trasversale e tiene la sua squadra ancora in partita. Successivamente non si registra nulla di eclatante. Ardeatini e capitolini lottano con il classico coltello tra i denti su ogni pallone, ma non riescono a trovare i giusti varchi per la conclusione in porta. Ad inizio del secondo tempo supplementare, tutto sommato, si registra uno degli episodi chiave della gara. L’Ostiantica rimane addirittura in nove uomini per l’espulsione di Di Nardo, allontanato dal fischietto di Cassino per un brutto fallo commesso ai danni di Fieni. Nonostante l’inferiorità numerica, la formazione allenata da Greco non si dà per vinta e, poco prima del triplice fischio, ha una ghiotta opportunità per mettere una serie ipoteca sulla riconferma in Promozione. Il neoentrato Galderisi calcia in pratica a botta sicura e indirizza la sfera sotto la traversa, ma trova sulla propria strada un baluardo insuperabile in Cojocaru. L’estremo difensore biancorosso, facendo leva su un perfetto piazzamento, compie un intervento della stessa valenza di un gol e consente alla sua squadra di rimanere in vantaggio a seguito di un miglior piazzamento in classifica al termine della regular-season. Non avendo in pratica alternative, la compagine capitolina rischia il tutto per tutto nei restanti giri di lancette e, in occasione di un corner, si proietta in massa nell’area di rigore ardeatina. Anche il numero uno Moser, nella speranza di trovare la chiave giusta per scardinare la porta rivale, lascia incustodita la zona di campo di sua competenza. Tale tattica, alla resa dei conti, non porta i frutti sperati. A trarre il massimo vantaggio da tale atteggiamento spregiudicato è la squadra allenata da Ciciani-Marinelli. L’ottimo Cojocaru si fa valere nell’area piccola e favorisce la corsa di Bergamo, il quale vince la sfida di velocità con un avversario, deposita la sfera nella porta sguarnita e mette al sicuro la riconferma nella categoria tra la gioia dei numerosi sostenitori di fede biancorossa presenti a bordo campo. La Nuova Florida, dunque, corona il sogno nel cassetto di rimanere in Promozione, mentre l’Ostiantica, pur uscendo dal campo a testa alta per aver disputato una prova corale più che positiva sul piano del gioco, deve mandare giù il calice amaro del declassamento in Prima Categoria.

Antonio Gravante

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