Presa letteralmente per mano dal bomber Alessio Damiani, autore di una doppietta dal peso specifico rilevante negli ultimi dodici giri di lancette, la W3 Maccarese si aggiudica sul filo di lana la delicata sfida esterna con il Campus Eur (1-2) e, a seguito del concomitante pareggio a occhiali nel match-clou della ventisettesima giornata tra Montespaccato e Pomezia Calcio, incrementa a tre lunghezze il margine di vantaggio sull’immediata inseguitrice. La seconda forza del girone adesso è l’Amatrice Rieti, passata a sua volta, nel giro di novanta minuti, dal quarto al secondo posto in classifica. La prima emozione si registra su calcio piazzato. Lo specialista Bergamini, grande ex di turno, costringe Oliva alla deviazione in corner. I capitolini, subito dopo, tentano un nuovo assalto alla porta fiumicinense: Matteoli, al termine di una perentoria azione personale, calcia dal limite dell’area e costringe l’estremo difensore tirrenico a una parata dall’elevato coefficiente di difficoltà. La W3 Maccarese cresce con il passare dei minuti e, nella stessa azione, mette due volte i brividi ai padroni di casa. L’esperto Citro carica il destro dai diciotto metri, Bertini si distende in tuffo e fa buona guardia. Sulla ribattuta del portiere capitolino, la sfera arriva dalle parti dell’accorrente Fe, il quale calcia in corsa dal vertice dell’area piccola e si vede chiudere lo specchio della porta dal bravo numero uno di casa. La prima frazione, taccuino alla mano, termina con un’occasionissima dei ragazzi di Mastrodonato: Bergamini, dalla corsia destra, crossa alla perfezione in piena area per De Angelis, il quale anticipa il diretto marcatore, ma non inquadra di testa lo specchio della porta. Il punteggio si sblocca in apertura di ripresa. Il Campus Eur passa in vantaggio, sugli sviluppi di un corner, per merito di De Angelis, cinico a risolvere un concitato batti e ribatti in piena area di rigore tirrenica. La sua conclusione di destro, dall’altezza del dischetto, si insacca imparabilmente nell’angolino basso. Galvanizzata nel morale, la squadra di casa sfiora il raddoppio con Matteoli, il quale si vede negare la rete del raddoppio da una gran parata di Oliva. Consapevole dell’importanza della posta in palio, la capolista si rimbocca le maniche e va vicina al pareggio con il talentuoso Di Giovanni. Il numero dieci tenta la conclusione da posizione piuttosto defilata e costringe Bertini a un prodigioso intervento in tuffo. La squadra di Colantoni, due minuti dopo la mezzora, si vede voltare le spalle dalla dea bendata: Covarelli, direttamente su punizione, colpisce la traversa. La sfera tocca poi a terra, ma non varca la linea di porta. La W3 Maccarese non molla la presa e, dodici giri di lancette prima della conclusione del match, perviene al pareggio con il solito Damiani, il quale si fa trovare al posto giusto al momento giusto nel cuore dell’area, gira di testa in fondo al sacco un preciso cross dalla sinistra di Fe e carica sotto il profilo emotivo i propri compagni. La formazione capitolina, però, continua a esprimersi su buoni livelli e va vicina al raddoppio con Necci, il quale si fa largo in piena area e calcia di collo pieno, ma trova sulla propria strada un reattivo Oliva, bravo a distendersi in tuffo e ad evitare il peggio. Quando il pareggio sembrava il risultato più probabile, la capolista riesce a spostare, al novantesimo minuto, l’ago della bilancia dalla propria parte su calcio di rigore, decretato dall’arbitro per un fallo di mano commesso da un giocatore capitolino. Sul dischetto, come al solito, si presenta lo specialista Damiani, il quale calcia rasoterra a incrociare, incastra la sfera nell’angolino basso, nonostante il disperato tentativo in tuffo di Bertini, indossa per l’ennesima volta stagionale le classiche vesti di match-winner e permette alla propria squadra di rafforzare la leadership in classifica generale.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA