L’Aprilia non riesce a svegliarsi dal proprio torpore, incassa per mano dell’Arzachena la prima sconfitta casalinga in campionato (0-4), prolunga la striscia negativa e perde leggermente quota in classifica generale. La squadra allenata da Mauro Fattori in un solo colpo scivola dalla quarta alla sesta posizione, subisce l’allungo da parte del San Cesareo e del Sora, vittoriose rispettivamente in trasferta sui campi della Nuorese e dell’ex capolista Ostiamare, e si vede raggiungere a quota ventidue punti proprio dai rivali di turno, i quali ribadiscono anche al “Quinto Ricci” di avere le giuste attitudini tecnico-tattiche per ricoprire un ruolo da protagonisti per l’intero arco della stagione. Le rondinelle, a seguito di tale passaggio a vuoto, archiviano l’ultimo mese con un bilancio assolutamente negativo. Tre sconfitte e un pareggio in quattro gare rappresentano un bottino piuttosto esiguo per una squadra che nei primi due mesi ufficiali ha dimostrato sul campo, pur disponendo di un roster con un’età media piuttosto bassa, di avere i mezzi per stazionare in pianta stabile nella classica zona sinistra della graduatoria. Passiamo alla gara. Dopo una prima fase piuttosto equilibrata, l’Arzachena capitalizza nel migliore dei modi la prima occasione propizia sugli sviluppi di una rapida ripartenza. Il bomber Cicino si presenta minaccioso in aria e viene atterrato da Caruso. Il fischietto campano non ha dubbi, assegna il penalty agli isolani e punisce con il cartellino giallo l’estremo difensore apriliano. Sul dischetto si presenta lo stesso Cicino, il quale deposita la sfera in fondo al sacco e consente alla propria squadra di passare a condurre. Sotto di una rete, l’Aprilia si rimbocca le maniche nella speranza di raddrizzare quanto prima le sorti della gara, ma alla mezzora si complica ulteriormente i propri piani e incassa la seconda rete nella stessa maniera di quella precedente. Il generoso Milia, lasciato colpevolmente solo dai difensori pontini, si presenta a tu per tu con Caruso, che a sua volta prova a sventare la minaccia, ma non riesce a frenare il suo slancio e atterra l’attaccante avversario. L’arbitro, di conseguenza, assegna il secondo penalty ai sardi e punisce con il rosso il portiere pontino. Mister Fattori, a quel punto, rileva Crepaldi e inserisce Casciotti tra i pali. Ad incaricarsi della trasformazione del tiro dagli undici metri è sempre Cicino, il quale si vede respingere la conclusione dal numero dodici delle rondinelle, ma per sua fortuna la sfera ritorna proprio dalle sue parti e, quindi, non ha alcuna difficoltà a firmare la seconda rete personale. Successivamente l’Aprilia accusa il colpo sotto il profilo emotivo e non riesce a organizzare una valida controffensiva nei restanti minuti della prima frazione. Pagliaroli e soci, di conseguenza, guadagnano la via degli spogliatoi in una situazione di duplice svantaggio. Favorita dalla superiorità numerica, l’Arzachena, a inizio ripresa, realizza la terza segnatura sempre con Cicino, bravo a finalizzare da pochi passi una pregevole azione corale. La squadra di Fattori, non avendo in pratica alternative, prova a spingersi generosamente in avanti, ma non riesce a forzare il solido bunker difensivo sardo. A trovare ancora la via del gol, invece, è sempre l’Arzachena, che cala il poker per merito di Bonacquisti, il quale iscrive, in pieno extra-time, anche il suo nome nel registro dei marcatori e condanna le rondinelle, costrette a loro volta a chiudere la gara in nove per il cartellino rosso rimediato da Fabiani, a una sconfitta piuttosto severa nelle proporzioni.
Antonio Gravante
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