Il Pomezia Calcio non riesce ancora a trovare la giusta regolarità di rendimento. La squadra allenata da Gagliarducci stecca anche il big-match della settima giornata con il blasonato Sora (2-1), incassa la quarta sconfitta esterna in cinque gare disputate tra Campionato e Coppa Italia e, come nella scorsa stagione, si trova costretta a fare i conti con una posizione di classifica nettamente inferiore alle proprie potenzialità e ambiziosi societarie. La prima frazione risulta sostanzialmente equilibrata. Le due contendenti si fronteggiano a lungo nella zona mediana del campo e chiamano raramente in causa i due estremi difensori avversari. Le occasioni migliori si registrano a ridosso dell’intervallo. La compagine ciociara ha una buona chance con Cardazzi, il quale entra in area dalla destra, tenta la conclusione in porta e colpisce la parte alta della traversa con la complicità di una fortuita deviazione di capitan Baylon. Il Pomezia Calcio, poco più tardi, risponde ai rivali di turno con il solito Laghigna, il quale non inquadra di poco lo specchio della porta dal limite dell’area. La gara si sblocca in apertura di ripresa. Il Sora passa a condurre sugli sviluppi di un calcio di punizione. Lo specialista Cano premia l’inserimento, nei pressi del secondo palo, di capitan Tomei, il quale trafigge l’incolpevole Mastella con un preciso colpo di testa e realizza una rete dal peso specifico rilevante soprattutto per il morale. La capolista, poco più tardi, getta alle ortiche una ghiotta opportunità per raddoppiare con Reali, il quale si presenta a tu per tu con Mastella, favorito da una madornale indecisione di Piccheri, calcia a botta sicura da distanza ravvicinata, ma non riesce a piazzare la stoccata vincente per la bravura del numero uno rossoblu, bravo a chiudere lo specchio della porta all’avversario con un prodigioso intervento d’istinto. Il Pomezia Calcio, tutto sommato, si complica i propri piani di rimonta, al quarto d’ora, a causa dell’espulsione di Morelli, il quale colpisce Reali a palla lontana in piena area e, su segnalazione dell’assistente di linea, si vede sventagliare in faccia il cartellino rosso dall’arbitro. La gara riprende, di conseguenza, con un penalty a favore dei ciociari. Ad incaricarsi della trasformazione è il bomber Cano, il quale non lascia alcuna via di scampo a Mastella dagli undici metri. Nonostante l’inferiorità numerica, il Pomezia Calcio ha una rabbiosa reazione e, cinque minuti dopo la mezzora, trova la forza per accorciare le distanze. Il generoso Laghigna viene atterrato in area da Pagnani. Il fischietto di Arezzo non ha dubbi, assegna il secondo penalty di giornata e punisce il difensore bianconero con il secondo cartellino giallo. Sul dischetto si presenta lo stesso Laghigna, il quale spiazza agevolmente Testa, realizza la rete personale numero cinque in campionato e rende ricco di pathos il finale di gara. La formazione allenata da Gagliarducci, non avendo in pratica alternative, produce il massimo sforzo nei restanti minuti di gioco e costringe gli avversari alla difensiva ad oltranza, ma non riesce a trovare per la seconda volta la via del gol e si trova costretta a issare bandiera bianca di fronte a una diretta concorrente nella lotta al salto di categoria.
Antonio Gravante
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