Il Pomezia Calcio supera a pieni voti il primo vero test del precampionato. Dopo aver battuto di larga misura nell’allenamento congiunto-test match lo Sporting Pomezia, compagine che si auspica, nelle prossime settimane, di beneficiare del ripescaggio in Seconda Categoria, la squadra del presidente Cerusico vince e convince tra le mura amiche del Comunale, rifila un poker di reti all’Equipe Lazio (4-1) e si fa apprezzare per una solida compattezza tra i reparti. La formazione rossoblu, al quarto d’ora, costruisce la prima azione degna di nota della gara con Bussi. L’esperto attaccante carica il destro dai venti metri, indirizza la sfera a fil di palo e costringe Sperduti a una difficile respinta con i pugni. La squadra di Gagliarducci, al secondo tentativo, sblocca il punteggio per merito di Laghigna, abile a difendere il pallone in piena area di rigore e a trafiggere, con un astuto intervento in estirada, l’estremo difensore rivale. La rappresentativa del Lazio avanza gradualmente il baricentro e, intorno alla mezzora, ha una buona chance per pareggiare con Tortori, il quale tenta la conclusione a giro dal limite dell’area, ma fallisce di poco il bersaglio grosso. La sfera termina di poco a lato del palo più lontano alla sinistra di Calisse. Il risultato cambia per la seconda volta al quarto d’ora della ripresa. Il Pomezia Calcio raddoppia con il talentuoso Onorato. L’ex giocatore del Latina Scalo Sermoneta indirizza il match nei binari giusti con una splendida conclusione vincente dal limite dell’area. L’Equipe Lazio, animato da una grande voglia di riscatto, dimezza le distanze, poco più tardi, con il generoso Criscuolo, il quale trasforma un calcio piazzato grazie alla fortuita deviazione di un giocatore pometino posizionato in barriera. Il Pomezia Calcio riparte di slancio, legittima un marcato predominio territoriale grazie alle marcature di Campo e De Falco, bravi entrambi a ricoprire il ruolo di terminali offensivi, e comincia con una vittoria convincente il lungo ciclo di amichevoli piuttosto impegnative.
Antonio Gravante
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