Una vittoria ineccepibile. Costruita, di gara in gara, grazie all’abnegazione di tutti i suoi effettivi. Dopo aver conseguito due secondi posti nelle precedenti due edizioni, il Tennis Club Pomezia ha coronato il classico sogno nel cassetto di conquistare il Campionato a squadre Veterani e Ladies, meglio conosciuto come Trofeo Fioranello, si è confermato una delle formazioni di maggiore caratura tecnica della provincia capitolina e ha scritto un’altra pagina importante della propria storia sportiva. La formazione guidata dal capitano-giocatore Lodovico Marroni, statistiche alla mano, ha sbaragliato un’agguerrita concorrenza grazie a una costante crescita tecnico-tattica e alla giusta consapevolezza dei propri mezzi. La squadra pometina ha archiviato la fase a gironi al secondo posto. Dopo aver pagato dazio, nella gara d’esordio, sulla terra rossa del blasonato Sporting Eur (3-0), il Tennis Club Pomezia è uscito prepotentemente fuori alla distanza, si aggiudicato di stretta misura le sfide casalinghe con il Sole (2-1) e il Tuscolo (2-1), grazie alle vittorie griffate dal binomio Lodovico Marroni e Massimiliano Suadoni nel Doppio Maschile e dalla coppia Antonio Gravante e Nicoletta Penna nel Doppio Misto, e ha lanciato i primi segnali alle avversarie sulle proprie ambizioni stagionali. Successivamente la compagine pometina ha cominciato la fase a eliminazione diretta con l’attesa stracittadina contro i cugini del Tennis Club Campobello. Il team della via Pontina, nel massimo rispetto dei pronostici della vigilia, ha proseguito la striscia vincente grazie ai successi conseguiti nel Doppio Maschile e nel Doppio Misto. Rispetto alla fase preliminare, il capitano-giocatore Lodovico Marroni, nell’intento di prolungare la tradizione favorevole negli scontri diretti con il sodalizio guidato da Umberto Di Biasio, ha deciso di rivedere il proprio schieramento e di far debuttare, malgrado le precarie condizioni fisiche, l’esperta Stefania Mannoni. Le sue scelte, come al solito, si sono rivelate azzeccate. Il talentuoso Suadoni e Gravante hanno avuto ragione al long tie-break dei coriacei Innocenzi e Orlando e hanno messo nelle casse della propria squadra il primo punto in palio. Animato da una grande voglia di riscatto, il Tennis Club Campobello ha ristabilito l’equilibrio grazie al successo nel Doppio Femminile. Le regolarissime Barbara Morbinati e Flavia Sacco hanno battuto in due set Penna e Mannoni. L’attesa stracittadina, di conseguenza, si è decisa nella terza sfida prevista dal regolamento. Tutti e due i capitani, come preventivato, hanno mandato in campo le coppie migliori. Il Tennis Club Pomezia si è affidato alla classe cristallina di Suadoni e all’esperienza di Mannoni, costretta a giocare, malgrado il lungo periodo di inattività, due gare di fila a distanza di pochi minuti l’una dall’altra. La formazione di via Messico, dal canto suo, si è affidata a Giancarlo Varazzi e Barbara Morbinati, i quali si sono particolarmente distinti nei vari campionati a squadre e in numerosi Tornei a carattere locale. Dopo quasi due ore di gioco, piuttosto tirate e valide sotto il profilo del gioco, il Tennis Club Pomezia si è imposto al long tie-break e ha staccato il visto per le semifinali. La compagine pometina, nel turno successivo, è riuscita nell’impresa di fare il colpaccio nella tana del Villa Aurelia. Il grande merito di questo fantastico exploit va attribuito al tandem Mannoni-Penna, che ha avuto ragione delle temute avversarie di turno e ha pareggiato i conti dopo il passaggio a vuoto di Suadoni-Gravante nel Doppio Maschile. Il team guidato da Marroni, anche in questo caso, ha spostato l’ago della bilancia dalla sua parte grazie al successo nel Doppio Misto. I motivatissimi Suadoni-Mannoni, nonostante un lieve calo accusato nel secondo set, sono saliti nuovamente in cattedra nel long tie-break, hanno costretto alla resa i capitolini e hanno permesso al Tennis Club Pomezia di accedere, per il terzo anno consecutivo, all’atto conclusivo del Trofeo Fioranello. Sulle ali dell’entusiasmo, la formazione cara ai presidenti Panatta-Costa ha completato l’opera nella finalissima contro il blasonato e favorito Club Tennis Eur, capitanato dall’ex giocatore professionista Michele Fioroni. L’attesa sfida del “Selva dei Pini”, tutto sommato, è cominciata in salita per il team pometino. Il binomio Suadoni-Gravante ha avuto un approccio sbagliato alla gara e, nel giro di pochi minuti, ha permesso a Lepre e Rubeo di conquistare in scioltezza i primi tre game. Catechizzati a un maggior spirito di sacrificio da capitan Marroni, i due tennisti di Pomezia si sono rimboccati con umiltà le maniche, hanno sfruttato al meglio le proprie caratteristiche tecniche e, grazie a una fantastica rimonta, hanno messo le mani sul set d’apertura (7-5). La seconda partita, invece, non ha avuto praticamente storia. La coppia capitolina ha avuto un impennata d’orgoglio nel primo game. Ma si è trattato del classico episodio. Il tandem Suadoni-Gravante ha ripreso saldamente in mano le redini del gioco, ha vinto i successivi sei giochi (6-1), grazie a una maggiore regolarità da fondo campo e al giusto cinismo sotto rete, e ha conquistato, per la gioia dei propri compagni e dirigenti, un punto di fondamentale importanza ai fini della vittoria finale. Il Club Tennis Eur, pungolato nell’orgoglio, ha ristabilito l’equilibrio grazie alla vittoria nel Doppio Femminile. Le generose Mannoni-Penna, nonostante gli sforzi profusi, sono state costrette a issare bandiera bianca di fronte alle regolarissime Brunori-Bellato (6-3 6-1), le quali hanno disputato la classica prova perfetta e hanno prolungato, con pieno merito, la sfida al decisivo Doppio Misto. Il Tennis Club Pomezia, vedendo sempre più alla propria portata la storica vittoria, ha completato l’opera con la collaudata coppia formata da Suadoni-Mannoni, che ha fatto valere anche in questo caso la maggiore caratura tecnica, ha sbrigato con un duplice 6-1 la pratica Rubeo-Brunori e ha permesso alla propria squadra di iscrivere il proprio nome nell’Albo d’Oro di una delle competizioni a squadre più rinomate della regione. “Siamo stati praticamente perfetti per l’intero arco del Torneo – spiega il capitano-giocatore Lodovico Marroni – . Nonostante le pesanti defezioni di Rita Costa e Massimiliano Tarani, due pedine inamovibili del nostro scacchiere, siamo riusciti ugualmente nell’impresa di mettere in riga molte formazioni blasonate del provincia capitolina. La nostra forza è stata il gruppo. Ogni componente della rosa ha dato il suo prezioso contributo al conseguimento di questo fantastico risultato”.
A.G.
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