Con la mente rinvolta ai play-off e penalizzata oltremisura dai cartellini gialli subiti nel corso del primo tempo da Mentasti e Maina, lasciati precauzionalmente in panchina per tutta la ripresa in modo tale da evitare squalifiche e averli a disposizione nella fase ad eliminazione diretta, la Fortitudo Pomezia si inchina di stretta misura all’Italpol (5-6), compagine neopromossa con pieno merito in Serie A2, chiude la regular-season come quarta forza del girone e affronterà nel primo turno della poule-promozione i viterbesi dell’Active Network, i quali hanno conquistato il gradino più basso di un ipotetico podio al termine delle ventidue giornate previste dal calendario.
La formazione pometina scende in campo con la giusta carica emotiva e, dopo pochi minuti dal fischio d’inizio, passa a condurre con Paschoal, il quale lascia abilmente sul posto il diretto marcatore e infila l’estremo difensore rivale con un gran sinistro di collo pieno dal limite dell’area. I capitolini non ci stanno, si rimboccano immediatamente le maniche e, grazie a una manovra corale piuttosto collaudata, capovolgono nettamente la situazione a proprio favore. A griffare la rete del pareggio è l’ex Nazionale Ippoliti, il quale sfrutta al meglio una giocata per vie verticali di Fred, infila Leofreddi proteso in uscita con un delizioso tocco morbido da posizione piuttosto defilata e si conferma un punto fermo dello scacchiere di mister Ranieri.
L’Italpol, nei minuti seguenti, continua a fare la partita e allunga prepotentemente nel punteggio. La marcatura del raddoppio porta la firma di capitan Gravina, abile a finalizzare dall’interno dell’area una bella giocata imbastita sull’asse Ippoliti-Paulinho. La compagine capitolina, poco più tardi, cala il tris con Fred, il quale trafigge Leofreddi con una splendida conclusione a incrociare dalla corsia destra. La Fortitudo Pomezia, a quel punto, ha una rabbiosa impennata d’orgoglio e ristabilisce l’equilibrio grazie alle reti dei soliti Maina e Paschoal. Il primo sfrutta al meglio una disattenzione difensiva degli avversari, mentre il secondo firma la doppietta personale con una staffilata di rara potenza e precisione dal limite dell’area. La regina del girone, però, cambia di nuovo marcia e passa a condurre sugli sviluppi di un calcio d’angolo per merito di Fred, il quale si coordina alla perfezione, sugli sviluppi di un passaggio millimetrico del solito Ippoliti, infila Leofreddi e consente alla sua squadra di andare al riposo in vantaggio di una rete. L’Italpol, in apertura di ripresa, cala il pokerissimo con l’incontenibile Fred, il quale fa centro nuovamente a seguito di un corner e indirizza la sfida del Pala Lavinium nei binari più congeniali.
Il quintetto di Esposito, in ogni modo, non si dà per vinto e dimezza le distanze con Terenzi, il quale scaraventa in fondo al sacco, dal limite dell’area, un angolo battuto da Zullo. La Fortitudo Pomezia non molla la presa, ma per mera sfortuna non completa la rimonta: Paschoal colpisce in pieno la traversa. Scampato il pericolo, la compagine capitolina va a segno per la sesta volta ancora con Fred, il quale sfrutta al meglio una giocata in verticale di Gravina e non lascia alcuna via di scampo a Leofreddi da distanza ravvicinata. La squadra di Esposito, non avendo in pratica nulla da perdere, getta il cuore oltre l’ostacolo e si riporta sotto nel punteggio per merito di Zullo, il quale si procura e trasforma, con un’esecuzione a mezza altezza, un calcio di rigore. Il numero sette rossoblu, a seguito di tale marcatura, raggiunge quota 150 reti con la maglia della Fortitudo Pomezia. Tale score, tutto sommato, ha un valore ancora più rilevante se si considera che è stato conseguito soltanto in quattro stagioni.
Trascorrono pochi giri di orologio e l’arbitro decreta la fine delle ostilità. L’Italpol centra la ventesima vittoria della regular-season e legittima di meritare la promozione diretta in Serie A2, mentre la Fortitudo Pomezia esce dal campo a mani vuote. Tale passaggio a vuoto, alla resa dei conti, serve soltanto per le statistiche. La formazione del patron Alessio Bizzaglia, come giusto che sia, sta catalizzando tutte le sue attenzioni al doppio confronto con l’Active Network.
Antonio Gravante
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