Fermo al palo da ben tre giornate, a causa di un inizio di campionato di gran lunga inferiore alle proprie ambizioni stagionali, il Torrino pareggia la sfida del “Nicola Antuofermo” con la Spes Poggio Fidoni (2-2), cancello lo zero nella casella dei punti all’attivo e, seppur al piccolo trotto, inizia l’ascesa verso una posizione di classifica più rapportata al proprio reale valore.
Il quintetto di Corsaletti parte bene, si fa apprezzare per alcune giocate lineari e, al decimo minuto, spezza l’equilibrio con il solito Biraschi, cinico a ribadire in rete, con una splendida conclusione al volo, un tiro di D’Orrico respinto da Barbera. Successivamente la formazione capitolina, grazie a un’ottima fase difensiva, vanifica le sortite offensive dei reatini e rischia soltanto, in chiusura di tempo, su un tiro di Daricca. Il laterale calcia da posizione favorevole, ma non inquadra lo specchio della porta.
La Spes Poggio Fidoni, nelle battute iniziali della ripresa, cambia passo e si mostra più propositiva: Schiavi, in ogni modo, svolge al meglio il proprio compito e fa buona guardia. Il quintetto sabino, a riprova di un maggior possesso palla, trova la gioca giusta per pareggiare con l’ottimo Daricca, il quale converge dall’out sinistro verso il centro e, con un preciso destro, infila l’estremo difensore di casa. La formazione reatina, galvanizzata nel morale, mette addirittura la freccia e raddoppia con Martinelli.
I ragazzi del presidente Cucunato, decisi più che mai a invertire il trend stagionale, moltiplicano gli sforzi e siglano la rete del meritato pareggio con il solito Biraschi, bravo a capitalizzare al meglio un assist al bacio del giovane Riccitelli. Il Torrino, negli ultimi minuti di gioco, prova generosamente a fare bottino pieno, ma si vede voltare le spalle dalla dea bendata: Biraschi e Riccitelli (tiro libero) colpiscono il montante della porta difesa Barbera.
La squadra di Corsaletti, per la mole di gioco prodotta, ha validi motivi per guardare il classico bicchiere mezzo pieno. Il punto ottenuto con la Spes Poggio Fidoni, alla luce della notevole caratura tecnica dei reatini, rappresenta senza ombra di dubbio una buona base di partenza.
Antonio Gravante
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