Buona la prima. La Conauto Lidense si aggiudica l’atteso derby del X Municipio con i cugini della Virtus Ostia (1-3), inizia nel migliore dei modi la gestione Consalvo e accresce ulteriormente il proprio livello di autostima. La sfida del Borghetto risulta sostanzialmente equilibrata per tutta la durata del primo tempo.
Le due contendenti si fanno apprezzare per un’ottima solidità difensiva e concedono poche volte la possibilità agli avversari di avere sui piedi la palla del possibile vantaggio. L’occasione più ghiotta, tutto sommato, capita ai ragazzi guidati da Dell’Oste: Cavalli, con il portiere rivale intento a ritrovare la giusta posizione tra i pali, dopo un bell’intervento in presa bassa, non inquadra di poco lo specchio della porta da posizione favorevole.
La Conauto Lidense, dopo l’intervallo, rientra in campo con tutto un altro piglio e trova la soluzione giusta per passare a condurre su palla inattiva. L’ex Torrino, Legnante, calcia forte in piena area una punizione dal limite dell’area e trova la deviazione vincente di Acerbi, bravo a farsi trovare al posto giusto al momento giusto e a spingere il pallone in rete con un comodo tap-in nei pressi del secondo palo.
I ragazzi di Consalvo, poco più tardi, allungano nel punteggio sugli sviluppi di un corner. Il generoso Bastianelli, favorito da uno schema applicato alla perfezione, calcia di collo pieno dei sei metri. La sfera poi arriva dalle parti del solito Acerbi, il quale fa centro con un bel colpo di tacco, timbra per la seconda volta il cartellino e indirizza il match nei binari giusti.
La formazione allenata da Alessio Dell’Oste, a quel punto, si mostra più propositiva e dimezza le distanze con Enea, lesto a sradicare la sfera dai piedi di un avversario e a infilare il portiere proteso in uscita. La Conauto Lidense, a quel punto, alza l’asticella del livello di concentrazione, contiene il forcing dei cugini e, a cinque minuti dal triplice fischio, chiude i conti con l’ottimo Legnante, il quale trasforma un tiro libero e fa calare anticipatamente i titoli di coda sulla stracittadina.
Antonio Gravante
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