Missione compiuta. La Mirafin chiude in bellezza le fatiche di campionato, espugna di larga misura il rettangolo di gioco della vicecapolista Tombesi Ortona (1-4) e archivia con un più che onorevole sesto posto la prima avventura della sua storia in Serie A2. La squadra di Salustri, decisa a fare bella figura contro la seconda forza del girone, comincia il match a spron battuto e, nel giro di sei minuti, piazza un micidiale uno-due con Emer, bravo in entrambi i casi a sfruttare al meglio due assist dell’ottimo Nuninho. La compagine pometina, nella fase centrale del tempo, cala il tris con Djelveh, bravo a finalizzare dall’interno dell’area un pregevole spunto di Moreira. Dopo l’intervallo, la compagine abruzzese riparte alla grande e, impiega soltanto ventisei secondi, per accorciare le distanze con Di Risio. La Tombesi Ortona, nei minuti seguenti, prova generosamente a ricucire lo strappo, ma non riesce a trovare la via del gol per la bravura di Martinelli, il quale si conferma all’altezza della situazione e, in un paio di circostanze, abbassa la saracinesca della propria porta agli avversari di turno. La Mirafin, in ogni modo, non sta soltanto a guardare e, dopo aver colpito una traversa con Emer, cala il poker con Nuninho, il quale infila l’estremo difensore rivale con una giocata di pregevole fattura. La gara, negli ultimi giri di lancette, diventa una passerella per la squadra allenata da Salustri, che getta nella mischia a turno i ragazzi più giovani. Fioravanti, Picchi, Martinelli e Benasciuti non sfigurano di fronte ai campioni dell’Ortona, così come Lorenzo Rocchi, che con i suoi quindici anni diventa il più giovane del vivaio rossoblu ad esordire in un campionato nazionale. Una giornata di festa, dunque, per la squadra del patron Mirra, sempre presente in tribuna con famiglia al seguito, mentre per l’Ortona un buon test in vista degli imminenti play-off. La Mirafin, dunque, conclude il primo campionato della sua storia con la consapevolezza di aver fatto il massimo in questa stagione, ma anche con qualche rammarico per diversi episodi non proprio fortunati che hanno complicato la corsa ai play-off.
Antonio Gravante
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