Un primo tempo ai limiti della perfezione sotto il profilo del gioco basta e avanza alla Mirafin per proseguire la striscia vincente nella nuova stagione sportiva. Dopo aver battuto in extremis la United Aprilia in Coppa Divisione, la squadra guidata da Salustri rifila un punteggio tennistico alla Roma (4-6) e si stacca con piglio autoritario dai blocchi di partenza del Campionato di Serie A2.
I pometini hanno un impatto devastante sulla gara, prendono subito in mano il pallino del gioco e, nei primi undici giri di orologio, realizzano la bellezza di quattro reti. A sbloccare il punteggio è Lopez, bravo a sfruttare al meglio un assist di Moreira, poi sale prepotentemente in cattedra Emer. Il capitano rossoblu iscrive tre volte di fila il proprio nome nel registro dei marcatori e consente alla sua squadra di acquisire un rassicurante margine di vantaggio. La Mirafin, galvanizzata nel morale, continua a fare la partita, consolida il vantaggio a seguito delle reti di Djelveh e Carlinho e, con largo anticipo, mette una seria ipoteca sulla conquista dei primi tre punti stagionali.
La formazione di Salustri, tutto sommato, si adagia troppo sulla situazione favorevole nel corso della ripresa e consente ai capitolini di mettere la testa fuori dal proprio guscio e andare a segno con Fontanella e Gastaldo, il quale poco più tardi si vede negare la gioia della doppietta personale dal palo. La Mirafin, taccuino alla mano, ha la possibilità di riportare gli avversari a distanza di sicurezza su tiro libero. Prima Lopez si fa ribattere le conclusione da Listro, poi Fratini sceglie la potenza alla precisione, ma colpisce in pieno la traversa.
La Roma chiude la gara in avanti e si toglie la parziale soddisfazione di limitare il passivo a seguito di una sfortunata autorete di Lopez e alla seconda marcatura di Gastaldo. La Mirafin, pur disputando la classica prova dai due volti, conquista con pieno merito l’intera posta in palio, inanella la seconda vittoria in altrettante gare ufficiali disputate e prosegue il cammino perfetto stagionale.
Antonio Gravante
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