Buona la prima. Sia per quanto concerne il risultato che sotto il profilo del gioco. La United Pomezia sfodera una prova collettiva più che positiva, pareggia con l’inusuale punteggio a occhiali la sfida esterna con lo Sporting Hornets (0-0) e corona il classico sogno nel cassetto di cominciare con il piede giusto il primo campionato della sua storia in Serie B.
I pometini scendono in campo senza alcun timore reverenziale, si fanno apprezzare per un perfetto sincronismo nei movimenti e, nell’arco della prima frazione, sfiorano il vantaggio soprattutto con Armenia e De Cicco, i quali si vedono negare la gioia del gol da due prodigiosi interventi di Apollonio. Anche i capitolini, taccuino alla mano, mettono in apprensione il pacchetto difensivo rossoblu in particolar modo con De Vincenzo e Stoccada. Per non essere da meno del suo collega rivale, dall’alto del suo comprovato bagaglio di esperienza, Filippini risponde sempre presente e arriva all’intervallo con la porta inviolata.
La ripresa si apre con l’espulsione di Stoccada, allontanato dall’arbitro per doppia ammonizione. La United Pomezia, a quel punto, prova a sfruttare al meglio la superiorità numerica, ma non riesce a pungere in fase offensiva. La ripresa, tutto sommato, continua ad essere piacevole. Capitolini e pometini non si risparmiano e provano a conquistare più punti possibili. Il quintetto di Caporaletti ha una buona chance con Paolini, il quale calcia in corsa a seguito di un passaggio filtrante di De Simoni, ma alza leggermente la mira. La sfera scheggia la parte alta della traversa e termina sul fondo.
Successivamente lo Sporting Hornets ha due buone chance di rimessa con Filipponi e Ridenti, i quali vanno entrambi al tiro dal limite dell’area, ma falliscono il bersaglio grosso per una questione di centimetri. La principale occasione della gara, tutto sommato, capita ai ragazzi del presidente De Stefano. L’ottimo Paolini trasforma abilmente un’azione da difensiva in offensiva e serve un assist al bacio per Armenia. Il numero undici rossoblu, dal canto suo, prova a saltare il portiere proteso in uscita con un sontuoso cucchiaio, ma si vede voltare le spalle dalla dea bendata. Il pallone bacia la faccia interna del palo e poi viene allontanato da un avversario. Gli ultimi minuti sono al cardiopalma.
Le due squadre forzano ulteriormente il ritmo, ma non riescono a trovare la via del gol e, al definitivo suono della sirena, si devono accontentare della salomonica spartizione della posta in palio.
Antonio Gravante
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