Costretta a rinunciare al prezioso apporto di due giocatori importanti come Nuninho ed Emer, il primo squalificato e il secondo indisponibile a causa di un lieve risentimento muscolare, la Mirafin sfodera una prova collettiva maiuscola, ma non riesce a sfruttare al meglio il fattore campo nello scontro diretto con la Cioli Ariccia Valmontone (4-4), colleziona il quarto pareggio stagionale e fallisce l’aggancio in classifica ai castellani. La squadra di Salustri ha un buon approccio alla gara e sfiora la marcatura con Djelveh, il quale costringe Piatti a una difficile parata. Sulla susseguente ripartenza, la compagine dei Castelli Romani fa del cinismo la sua qualità migliore e sblocca il punteggio grazie a Kola. La reazione della Mirafin è immediata. Il grintoso Rengifo si fa valere sulla corsia sinistra, salta in velocità il diretto marcatore e confeziona un assist al bacio per Moreira, il quale non ha alcuna difficoltà a fare centro da pochi passi e a riportare la contesa sui binari di perfetto equilibrio. Nelle battute finali del primo tempo si registra un botta e risposta tra le due contendenti. La Cioli Ariccia Valmontone passa di nuovo a condurre per merito di Peroni, ma la formazione del presidente Mirra ha una rabbiosa impennata d’orgoglio e, a ridosso dell’intervallo, vanifica anche il secondo tentativo di allungo dei rivali di turno con Gioia, il quale trasforma un tiro libero con una conclusione di rara potenza e precisione, costringe Piatti a raccogliere la sfera in fondo al sacco e consente ai propri compagni di andare al riposo con il morale alto. La sfida del Pala Lavinium risulta piuttosto avvincente anche nella ripresa. La Mirafin si ritrova ancora ad inseguire il risultato a seguito della seconda marcatura di Kola. Pungolata nell’orgoglio, la squadra di Salustri getta il cuore oltre l’ostacolo e sposta l’ago della bilancia dalla propria parte grazie a una splendida doppietta di Gioia. La Cioli Ariccia Valmontone non ci sta, si catapulta a testa bassa in avanti e realizza la rete del definitivo pareggio con Marchetti, il quale permette alla propria squadra di centrare l’obiettivo minimo e, di riflesso, costringe i pometini a rimanere al sesto posto in classifica.
Antonio Gravante
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