Un finale thrilling. Assolutamente vietato ai malati di cuore. L’attesa sfida tra lo Spinaceto 70 e l’Atletico Tormarancia, compagine indicata dagli addetti ai lavori nel lotto delle principali candidate al salto di categoria, si decide negli ultimi due minuti di gioco. Il quintetto allenato da Baroni va sotto nel punteggio, sbaglia subito dopo un calcio di rigore, ma qualche secondo più tardi trova la forza per acciuffare in extremis il pareggio (1-1), fondamentale per cominciare con un risultato positivo le fatiche in campionato.
L’Atletico Tormarancia, preso per mano dai giocatori di maggiore esperienza, si fa apprezzare, nella prima parte della gara, come coesione del gruppo e per la validità dei propri schemi, mentre i padroni di casa preferiscono giocare piuttosto corti e replicare di rimessa. Nella frazione d’apertura, però, non si registra nessuna marcatura: le difese vincono nettamente il confronto a distanza con i rispettivi avanti rivali.
Catechizzato a un maggior spirito di sacrificio, durante l’intervallo, da mister Baroni, lo Spinaceto 70 si mostra più propositivo nella ripresa, si distende con maggiore regolarità in avanti e ha delle buone chance per spezzare l’equilibrio sopratutto con Nataletti e Nota, i quali non riescono a piazzare la stoccata vincente sugli sviluppi di alcune azioni lineari. La gara si sblocca a due minuti dal triplice fischio. L’Atletico Tormarancia passa in vantaggio per merito di Amicucci, il quale si procura e trasforma un calcio di rigore.
Animati da una grande voglia di rivalsa, i padroni di casa hanno rabbiosa reazione, si catapultano a testa bassa in avanti e, poco più tardi, si procurano un penalty per un fallo di mano commesso in piena area da un avversario su tiro di Colone. L’arbitro non ha dubbi e assegna la massima punizione. Sul dischetto si presenta lo stesso Colone, il quale si fa ribattere il tiro dal portiere. Nonostante il morale sotto i tacchi per la clamorosa occasione gettata alle ortiche, lo Spinaceto 70 getta il cuore oltre l’ostacolo, produce il massimo sforzo e, proprio sul filo di lana, rimette le cose a posto con Nataletti, il quale risolve da pochi passi un concitato batti e ribatti in piena area di rigore e permette alla propria squadra di ottenere un prezioso pareggio quando ormai anche il più ottimista aveva perso tutte le speranze di rimonta.
Antonio Gravante
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