L’ultimo giro di lancette si rivela ancora decisivo ai fini del risultato per lo Spinaceto 70. Dopo aver spartito in extremis la posta in palio con l’Atletico Tormarancia e il Santa Severa, il quintetto allenato da Alessandro Baroni questa volta riesce a piegare la resistenza di un coriaceo CCCP (3-2) e ad assaporare il dolce gusto della prima vittoria in campionato.
A rompere gli indugi è il CCCP: Torsano, in apertura di match, colpisce in pieno il palo dal limite dell’area. I padroni di casa crescono con il passare minuti, si spingono con regolarità in avanti, ma non riescono a sbloccare il risultato a causa di qualche errore di troppo in fase di ultimo passaggio. A trovare la via del gol, invece, è il CCCP con Sannino, il quale si fa valere sull’out di sinistra e deposita la sfera in fondo al sacco con un preciso diagonale.
Lo Spinaceto 70, animato da una grande voglia di riscatto, si riversa a testa bassa in avanti e, quattro minuti più tardi, pareggia i conti con Micheli, bravo a saltare in velocità due giocatori e a trafiggere l’estremo difensore rivale in uscita. Il CCCP, in chiusura di tempo, fa del cinismo la sua qualità migliore e passa di nuovo a condurre grazie allo scatenato Sannino, bravo a infilare il portiere di casa sul primo palo.
Costretto a inseguire il risultato, lo Spinaceto 70 comincia la ripresa a spron battuto e, dopo soltanto diciassette secondi, rimette le cose a posto con Emanuele Biraschi, il quale si incunea tra i difensori rivali, grazie a una splendida triangolazione con Nataletti, fa centro da pochi passi e riporta la contesa in perfetta parità.
La formazione di Baroni, nei minuti seguenti, prova a spostare l’ago della bilancia dalla propria parte, colleziona svariate occasioni nitide da gol, ma anche in questo caso denota tutti i propri limiti in fase offensiva. La sfida si decide nell’ultimo giro di orologio. Il CCCP colpisce in pieno la traversa, mentre sulla susseguente ripartenza lo Spinaceto 70 realizza la rete della vittoria con Nataletti. Il generoso pivot, sugli sviluppi di un perfetto rilancio del proprio portiere, lascia sul posto il diretto marcatore, scaraventa la sfera sotto l’incrocio dei pali, si toglie la soddisfazione di indossare le vesti di match-winner e regala alla sua squadra una vittoria che fa morale e classifica.
Antonio Gravante
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