Un punto all’attivo. Ma tanti rimpianti. Il Torrino mostra i muscoli nell’atteso derby capitolino con l’ambizioso Atletico Grande Impero (3-3), dà un seguito sotto il profilo dei risultati alla roboante vittoria casalinga conseguita con l’Atletico 2000, ma non può fare altro che mordersi le mani per non aver gestito, negli ultimi tre giri di orologio, una situazione di duplice vantaggio.
I padroni di casa hanno un buon approccio alla gara e, dopo quattro minuti, imbastiscono la giocata giusta per spezzare l’equilibrio: Morolli, servito alla perfezione da Mentasti, si presenta a tu per tu con Di Santo, prende la mira e fa centro con una conclusione di giustezza. La squadra di Corsaletti cambia subito marcia e, poco più tardi, pareggia i conti con Legnante, il quale infila l’incolpevole Rossi al termine di una pregevole azione personale. Il punteggio cambia per la terza volta a risosso dell’intervallo. Il quintetto del presidente Piero Cucunato mette la freccia con Biraschi, il quale lascia abilmente sul posto Mentasti, trafigge il portiere di casa con un’esecuzione di punta e permette alla sua squadra di andare al riposo con il morale alto.
Il Torrino comincia la ripresa con la giusta consapevolezza dei propri mezzi e consolida il vantaggio con lo scatenato Biraschi, il quale realizza la doppietta personale direttamente su calcio di punizione. L’Atletico Grande Impero, nel tentativo di recuperare lo svantaggio, inserisce a dodici minuti dal termine il portiere di movimento. La squadra di Corsaletti, però, copre al meglio tutti gli spazi e sfiora la quarta rete con il solito Biraschi, il quale prova a centrare la porta avversaria, lasciata nella circostanza incustodita, dalla propria metà campo. La sua mira, però, risulta leggermente imprecisa. La sfera termina sul fondo per una questione di centimetri.
Il Torrino, poco più tardi, si complica i propri piani: Biraschi commette fallo su Russo, rimedia la seconda ammonizione e costringe i suoi compagni a giocare con un uomo in meno. L’Atletico Grande Impero, con grande cinismo, sfrutta al meglio la situazione di superiorità numerica e, a tre minuti dalla conclusione, accorcia le distanze con Savi, bravo a battere Di Santo da distanza ravvicinata.
Il quintetto allenato da Beccaccioli, a quel punto, crede nella rimonta, si spinge a testa bassa in avanti e, a sessanta secondi dal suono della sirena, fissa il punteggio sul definitivo pareggio con Costi, il quale scaraventa la sfera sotto la traversa, sugli sviluppi di un assist di Savi, permette alla propria squadra di evitare in extremis un passaggio a vuoto casalingo e, di riflesso, costringe il Torrino alla salomonica spartizione della posta in palio.
Antonio Gravante
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