Brutto scivolone casalingo della Città di Nettuno. La squadra allenata da Pomponi issa bandiera bianca davanti al pubblico amico contro una quadrata Fonte Meravigliosa (0-4), torna con i piedi ben saldi per terra, dopo i due pareggi consecutivi ottenuti con la Virtus Divino Amore e la Virtus Nettuno, e archivia le prime sei giornate di campionato con la media esatta di un punto a partita. La gara comincia con un episodio da moviola. La compagine guidata da De Mattia, al sesto giro di lancette, va a segno con Corsi, abile a capitalizzare la massimo una sponda di Groos, ma l’arbitro annulla tale segnatura per off-side dello stesso marcatore capitolino. Successivamente Ageta e compagni gettano il cuore oltre l’ostacolo per fronteggiare al meglio la notevole caratura tecnica degli avversari, ma poco dopo la mezzora pagano a caro prezzo un errato disimpegno in fase difensiva. La Fonte Meravigliosa, con grande cinismo, spezza l’equilibrio con l’ottimo Corsi, il quale sfrutta al meglio un assist di Groos, trafigge con un chirurgico diagonale il numero uno tirrenico e permette ai suoi compagni di chiudere il primo tempo in vantaggio di una rete. Costretto a inseguire il risultato, mister Pomponi prova a effettuare alcuni cambi mirati ad inizio ripresa, ma le sue mosse non portano i frutti sperati. La compagine capitolina, dopo essersi vista annullare una seconda rete per fuorigioco di Roano, a seguito di una punizione calciata da Paolacci, allunga nel punteggio, nella fase centrale del tempo, sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. Il bomber Groos ribadisce in fondo al sacco una conclusione di Paterlini respinta dal portiere e indirizza il match nei binari più congeniali. Lo stesso Gross, a coronamento dell’ennesima prova individuale maiuscola stagionale, iscrive per la seconda volta il suo nome nel registro dei marcatori al termine di un’azione meritevole di palcoscenici più importanti. Il prolifico attaccante favorisce con un sontuoso colpo di tacco la progressione di Saccavino e, poi, si fa trovare al posto giusto al momento giusto nel cuore dell’area per girare alle spalle del portiere rivale il passaggio di ritorno del compagno di squadra. La gara, tutto sommato, da quel momento in poi non ha più storia. La Città di Nettuno, nei restanti minuti di gioco, prova a realizzare quantomeno la classica rete della bandiera, ma a trovare ancora la via del gol sono i capitolini con Matarelli, il quale fa centro con un preciso sinistro e permette alla sua squadra di confermarsi una degna antagonista della lanciatissima capolista Campoverde.
Antonio Gravante
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