A dispetto dei buoni propositi della vigilia, la matricola Città di Pomezia si trova ancora ferma al palo dopo la disputa delle prime due giornate di campionato. La formazione del presidente Maniscalco, dopo aver pagato dazio a Passoscuro (1-0), è stata battuta in casa dai cugini dell’Indomita Pomezia (1-2) e, per forza di cose, si trova costretta a ricoprire il ruolo di fanalino di coda del girone. “Non riusciamo proprio a capacitarci di questa falsa partenza – spiega mister Giuseppe Sebastiani – . Gli episodi, purtroppo, ci sono stati sfavorevoli. Abbiamo esercitato in entrambi i casi una marcata supremazia territoriale, ma a conquistare i tre punti in palio sono state le nostre avversarie”. La squadra pometina, alla resa dei conti, ha pagato a caro prezzo le assenze di alcuni giocatori di esperienza. “La nostra forza è il collettivo, ma è cosa risaputa che non possiamo rinunciare a giocatore del calibro di Natoli e Marinucci – sottolinea il trainer rossoblu – . Il primo è un prezioso punto di riferimento in attacco, mentre il secondo ha le qualità per farsi valere sulle corsie esterne e a mettere nelle condizioni ideali gli attaccanti di fare la differenza”. La Città di Pomezia, tutto sommato, è chiamata a rimboccarsi le maniche a partire dalla prossima sfida esterna con il Real Marconi Anzio per non perdere contatto dalle dirette concorrenti per la salvezza. “Dobbiamo assolutamente dare una sferzata al nostro ruolino di marcia – conclude mister Sebastiani – . Il calendario ci propone una trasferta dall’elevato coefficiente di difficoltà, ma allo stato attuale delle cose non possiamo permetterci il lusso di prolungare la striscia negativa…”.
