Un calcio di rigore trasformato da Taviani, nel settimo e ultimo minuto di recupero, consente al FalascheLavinio di piegare in extremis la resistenza dell’Ottavia (1-0), prolungare a due giornate la striscia vincente casalinga, superare in soli novanta minuti la bellezza di cinque squadre e di balzare al decimo posto in classifica generale.
La formazione allenata da Sgarra ha avuto il merito di credere sempre nel massimo della posta in palio, ma è doveroso fare un plauso alla compagine guidata da Miccio, che ha tenuto molto bene il campo, ma è stata costretta a inchinarsi di fronte ai neroniani quando ormai si stava apprestando ad andare alla cassa per riscuotere un punto di platino.
La prima azione degna di nota della gara è di marca capitolina: Luciani, sugli sviluppi di una punizione battuta da Sabatino, ha sui piedi la palla del possibile vantaggio, ma pecca di cinismo e spedisce la sfera sopra la traversa da distanza più che favorevole. Successivamente il FalascheLavinio esercita un maggior predominio territoriale, ma non chiama mai seriamente in causa l’estremo difensore avversario.
L’Ottavia, al contrario, sfiora la marcatura, in chiusura di tempo, con Luciani, il quale calcia dal limite dell’area e costringe Barrago a rifugiarsi in corner con l’aiuto della traversa. La ripresa, tutto sommato, comincia senza particolari spunti di rilievo. L’Ottavia, in ogni modo, si conferma all’altezza della situazione, regge al meglio il confronto e, a metà tempo, va due volte alla conclusione con Larosa e Morini, ma Barrago in entrambi i casi fa buona guardia.
Quando ormai il pareggio sembrava cosa fatta, il FalascheLavinio riesce a piazzare la stoccata vincente, a pochi secondi dal triplice fischio, su calcio di rigore, assegnato dall’arbitro per un fallo commesso da Timperi su Gennari. Sul dischetto si presenta lo specialista Taviani, il quale non sente assolutamente il peso delle responsabilità, deposita la sfera in fondo al sacco, si toglie la soddisfazione personale di siglare la sesta rete in campionato e regala alla propria squadra una vittoria molto importante in chiave salvezza.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA