


Quattro punti all’attivo sotto la gestione Solimina. Dopo aver sbancato il rettangolo di gioco del Fiumicino con il classico risultato all’inglese, il Pomezia Calcio non riesce a fare breccia nella solida retroguardia dell’Aurelia Antica Aurelio (0-0) e arriva alla classica boa di metà campionato in una posizione di classifica nettamente inferiore alle aspettative di inizio stagione. La compagine del patron Bizzaglia conclude il girone ascendente all’ottavo posto con ventiquattro punti all’attivo, frutto di un ruolino di marcia di sei successi, altrettanti pareggi e cinque sconfitte. I rossoblù cominciano la gara con il piglio giusto e, al decimo giro di orologio, sfiorano la marcatura con Contini, il quale prova a finalizzare una bella giocata imbastita sull’asse Massella-Lo Pinto, ma non inquadra di poco il bersaglio grosso. La squadra di Solimina, poco più tardi, mette nuovamente i brividi ai capitolini. L’azione parte da Busti, il quale intercetta, nella zona mediana del campo, un lungo rinvio di Damiano Fabiani e favorisce l’inserimento sulla destra di Laurato. Il numero sette vince il “face to face” con il diretto marcatore e crossa al centro dell’area per Massella. L’esperto bomber svetta in area più alto di tutti, ma il suo colpo di testa termina di pochissimo sul fondo. Il Pomezia Calcio, intorno alla mezz’ora, reclama un penalty per un contatto in area tra lo stesso Massella e un avversario, ma il fischietto di Frosinone, tra le vibranti proteste dei rossoblù, non ravvisa gli estremi per l’assegnazione della massima punizione. Successivamente è il turno dell’Aurelia Antica Aurelio sfiorare la marcatura: Manzo calcia di collo pieno dal limite dell’area, ma Santi fa buona guardia, si distende in tuffo e sventa la minaccia con una provvidenziale respinta. L’ultima azione importante del primo tempo è di marca pometina: Zambruno entra minaccioso in area dalla destra, calcia da posizione defilata e trova la provvidenziale risposta di Damiano Fabiani, bravo nella circostanza a rifugiarsi in angolo. Il copione della gara non cambia nella ripresa. Tortolano e soci continuano a fare la partita e provano a mettere le mani sull’intero bottino. Il generoso Sevieri, prezioso punto di riferimento dei propri compagni nella zona mediana del campo, calcia di collo pieno dai diciotto metri: Damiano Fabiani risponde presente, ma preferisce non azzardare la presa ed evita il peggio con una respinta con i pugni. Trascorrono quattro giri di orologio e i padroni di casa collezionano un’altra chance importante sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina: Busti colpisce di testa, ma la sfera termina per una questione di centimetri sul fondo. A tentare l’ultimo assalto alla porta capitolina è capitan Lo Pinto. Il centrocampista si vede negare la gioia del gol da Damiano Fabiani, bravissimo a distendersi in tuffo e a toccare la sfera di quel tanto che basta per deviarla in corner. La formazione allenata da Solimina, di conseguenza, nonostante un marcato possesso palla esercitato nell’arco dei novanta minuti, non riesce a sfruttare al meglio il turno casalingo, conquista soltanto un punto e rallenta nuovamente la scalata verso le sfere nobili della classifica.
Antonio Gravante
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