Un altro passaggio a vuoto. Il terzo in quattro giornate di campionato. La matricola Racing Roma Club stecca il turno infrasettimanale, si arrende in casa a un cinico Renate (2-3) e rimane ferma a quota tre punti in classifica, frutto della vittoria conseguita a “Casal Del Marmo” con il Prato. La gara comincia con un botta e risposta tra le due contendenti. La compagine lombarda, dopo due minuti dal fischio d’inizio, si rende pericolosa con Palma, il quale prova la conclusione dai venti metri, ma Savelloni non si lascia sorprendere e si rifugia in corner. I ragazzi di Giannichedda rispondono ai lombardi con Calabrese. La punta non inquadra lo specchio della porta dal limite dell’area. Il Renate, al secondo tentativo, spezza l’equilibrio per merito di Pavan, il quale svetta più alto di tutti, sugli sviluppi di una punizione calciata dalla trequarti campo da Napoli, e infila Savelloni con un preciso colpo di testa. Il Racing Roma Club si rimbocca immediatamente le maniche, ma riesce ad andare alla conclusione soltanto su punizione con Ricciardi. Il centrocampista, però, non si rivela un cecchino infallibile e spedisce la sfera di poco sul fondo. La formazione del presidente Pezone, tutto sommato, continua a fare la partita e va vicinissima al pareggio in chiusura di tempo sempre su calcio da fermo: Massimo indirizza la sfera sotto la traversa, ma Cencilia risponde presente e, con un’ottima scelta di tempo, devia la sfera in corner. L’ultima azione di rilievo dei primi quarantacinque minuti, invece, si rivela fatale ai capitolini. Il generoso Santi approfitta di una clamorosa disattenzione difensiva, fa centro con un comodo tap-in da distanza ravvicinata e costringe De Sousa e soci a guadagnare la via degli spogliatoi sul duplice svantaggio. Costretto a inseguire il risultato, mister Giannichedda ridisegna la sua squadra durante l’intervallo, inserisce Taviani al posto di Calabrese e passa a un più spregiudicato 4-3-3. Tale mossa si rivela azzeccata. Il Racing Roma Club rientra in campo con la giusta carica emotiva e, in soli sette giri di orologio, rimette le cose a posto proprio grazie a una doppietta di Taviani. Il numero quattordici, in entrambi i casi, sfrutta al meglio due precisi cross di Ricciardi e raddrizza le sorti della gara. La formazione del presidente Pezone, nei minuti seguenti, continua a imporre il proprio ritmo di gioco agli avversari e sfiora il tris soprattutto con Vastola e De Sousa. Il primo si vede respingere la conclusione da un difensore lombardo al termine di un rapido ribaltamento di fronte, mentre l’attaccante fallisce di testa il bersaglio grosso a seguito di un tiro dalla bandierina. Nel momento di maggior pressione dei capitolini, il Renate fa del cinismo la sua dote principale e passa nuovamente a condurre grazie a Marzeglia, abile a finalizzare da pochi passi un pregevole spunto personale sulla corsia destra di Anghileri. La squadra gialloverde, poco più tardi, beneficia della superiorità numerica per l’espulsione di Malgrati, allontanato dall’arbitro per proteste. Animato da una grande voglia di riscatto, il Racing Roma Club, nei restanti minuti di gioco, produce il massimo sforzo, si spinge a testa bassa in avanti alla disperata ricerca della rete del pareggio, ma buona volontà non fa rima con rimonta e, per l’ennesima volta in questo primo tratto di campionato, non riesce a raccogliere in proporzione per quanto seminato durante l’arco dei novanta minuti.
Antonio Gravante
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