Due indizi non fanno una prova. E’ cosa risaputa. Ma ci siamo quasi. Il valore aggiunto del Rodolfo Morandi, in questa fase del campionato, è senza ombra di dubbio Lorenzo Ferrazzoli. Dopo aver indossato le vesti di match-winner domenica scorsa nella sfida casalinga con la Nuova Pescia Romana, il giovane attaccante (classe 2004) si rivela il valore aggiunto della squadra del presidente Marino anche nella sfida esterna con l’Indomita Pomezia (0-1), firma la rete della vittoria in piena zona Cesarini e consente ai lidensi di confermarsi al secondo posto in classifica a pari merito con l’Ostiantica, il Pianoscarano e il Grifone Gialloverde. E’ bene precisare, per dovere di cronaca, che il verdetto del campo non rende giustizia alla compagine della presidentessa Padula, che ha conservato per lunghi tratti della gara in mano il pallino del gioco, ma ha pagato a caro prezzo la poca freddezza in fase di finalizzazione della manovra e un pizzico di sfortuna in occasione delle traverse colpite da Nardini e Gaspari. Mister Aiello, come suo solito, si affida al 3-5-2 e schiera in avanti il binomio Loria-Nardini, mentre il collega rivale Di Marco, squalificato e costretto ad assistere alla gara da bordo campo, replica con un 4-3-3: Facchini, Formisano e Cannone compongono il terzetto avanzato. La prima azione della gara è di marca capitolina: Facchini si fa largo sulla corsia sinistra e crossa un invitante pallone in piena area, ma nessun compagno riesce ad arrivare puntuale per piazzare il tap-in vincente. L’Indomita Pomezia, grazie a un’ottima organizzazione di gioco, esercita un maggior predominio territoriale e sfiora la marcatura con Nardini. L’attaccante scatta abilmente sul filo del fuorigioco, calcia in corsa dai sedici metri, ma colpisce la traversa con la complicità di una leggera deviazione di un difensore rivale. Il Rodolfo Morandi, poco più tardi, replica con Formisano, il quale si districa al meglio palla al piede in piena area di rigore, ma poi fallisce il bersaglio grosso. I padroni di casa chiudono il primo tempo in avanti e, a ridosso del riposo, mettono i brividi agli avversari di turno. Il generoso Alessandro Del Grosso, dalla corsia sinistra, crossa nei pressi del secondo palo un invitante pallone per Gaspari. Il bomber arriva un attimo in ritardo e non riesce a ricoprire il ruolo di terminale offensivo. La ripresa prosegue sulla falsariga del primo tempo. La squadra di Aiello continua a farsi apprezzare per una manovra lineare, mentre i lidensi preferiscono giocare piuttosto corti e replicare con rapide accelerazioni dalla propria metà campo. L’Indomita Pomezia, dopo una decina di minuti, colpisce il secondo legno di giornata con Gaspari, il quale calcia appena entrato in area, ma si vede negare la gioia del gol dalla traversa. Successivamente ci prova Loria a spezzare l’equilibrio, ma esalta i riflessi di Vicchi, bravo a conservare inviolata la propria porta con un intervento dall’elevato coefficiente di difficoltà. La formazione pometina, poco dopo la mezzora, reclama un penalty per una trattenuta ai danni di Gasperi. L’arbitro, nonostante le vibranti proteste di capitan Del Grosso e compagni, non ravvisa gli estremi per l’assegnazione della massima punizione. Quando ormai il pareggio sembrava il risultato più probabile, il Rodolfo Morandi tira dal suo cilindro la giocata giusta per fare il colpaccio. A spostare l’ago della bilancia dalla parte dei lidensi è Ferrazzoli, il quale sfrutta al meglio una rapida ripartenza, incastra la sfera nei pressi del primo palo, regala alla propria squadra, per la seconda domenica di fila, l’intera posta in palio e, di riflesso, costringe i ragazzi di Aiello, per la mole di gioco prodotta e per le due traverse colpite, a mandare giù il calice amaro di una sconfitta assolutamente immeritata.
Antonio Gravante
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