Un esordio da incorniciare. Facendo leva su una rosa di assoluto valore, la Pro Calcio Nettuno infligge un punteggio tennistico al malcapitato Atletico Cisterna (6-1), dà un’ampia dimostrazione delle proprie potenzialità tecnico-tattiche e comincia sotto i migliori auspici il proprio percorso nel Campionato di Seconda Categoria.
I verdeblu partono bene e, dopo soltanto nove minuti, indirizzano la gara nei binari giusti con Adegor, bravo a finalizzare, con un comodo colpo di testa nei pressi del secondo palo, una bella combinazione imbastita sulla corsia destra da Laudante-Giansanti. I tirrenici, poco più tardi, concedono il bis per merito di Mattia De Carolis, il quale riceve palla da Allo, prende la mira e incastra la sfera nell’angolino basso.
La Pro Calcio Nettuno, per nulla appagata del duplice vantaggio, continua a fare la partita e prima dell’intervallo raddoppia il numero delle reti all’attivo per merito dello stesso Allo e Mattia De Carolis. Il primo fa centro con un preciso colpo di testa sugli sviluppi di una bella combinazione Giansanti-Mirko De Carolis, mentre il secondo firma la doppietta personale con un delizioso colpo da sotto sul portiere proteso in uscita.
Tra le due marcature verdeblu, per dovere di cronaca, c’è da segnalare che l’Atletico Cisterna ha avuto la possibilità di accorciare le distanze, ma A. Ciccolella ha calciato sopra la traversa un rigore. Il risultato cambia di nuovo al decimo minuto della ripresa. La formazione pontina riesce a trovare la via del gol per merito di Antonini, il quale trasforma, con una bella esecuzione dal basso in alto, il secondo calcio di rigore accordato a favore della sua squadra. Ma si tratta del classico episodio.
I ragazzi di Furlan ripartono di slancio e vanno a segno per la quinta volta con lo scatenato Mattia De Carolis, bravo a girare in rete, dall’altezza del dischetto del rigore, l’ennesimo cross con il contagiri di Allo. La Pro Calcio Nettuno chiude definitivamente i conti con il sempreverde Angelo Cittadini (classe 1974), il quale trafigge capitan Orbisaglia dagli undici metri e mette la classica ciliegina sulla torta su una gara che in pratica non ha avuto storia.
Antonio Gravante
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