Senza vincitori né vinti. L’atteso derby di ritorno del “Quinto Ricci” tra l’Aprilia Racing Club e il Latina va in archivio con una salomonica divisione della posta in palio (1-1) che tutto sommato non serve a nessuna delle due contendenti. La squadra allenata da Feola, dopo aver calato il tris di vittorie con il Budoni, la Lupa Roma e la Torres, alza leggermente il piede dal pedale dell’acceleratore nella giornata meno indicata. Montella e soci, in caso di vittoria, avrebbero ridotto a sole due lunghezze il divario dal Monterosi, compagine che occupa al momento l’ultima piazza utile per accedere alla poule-promozione.
La compagine del capoluogo, invece, si sarebbe tolta la soddisfazione di vendicare la sconfitta subita nel confronto diretto dell’andata e avrebbe alimentato con tre punti preziosi un bottino in classifica nettamente inferiore alle proprie potenzialità e ambizioni stagionali. La gara comincia su ritmi elevati. Dopo pochi minuti dal fischio d’inizio, il Latina ha una buona chance con Fioretti, il quale entra minaccioso in area, tenta la conclusione a incrociare, ma si vede chiudere lo specchio della porta da Saglietti, bravo a distendersi in tuffo e a sbrogliare una situazione piuttosto delicata. Successivamente le due squadre si affrontano a viso aperto e si fanno apprezzare per alcune giocate lineari, ma non riescono a pungere negli ultimi sedici metri. Le difese si confermano all’altezza della situazione e vincono nettamente il confronto a distanza con gli attaccanti avversari.
Il match si sblocca a metà periodo. L’Aprilia Racing Club passa a condurre per merito di Olivera, il quale gira sotto l’incrocio dei pali, con un perentorio colpo di testa, un preciso cross dalla sinistra di Bosi, sigla la rete numero otto personale in campionato e, come nella sfida di metà ottobre al “Francioni”, dà un brutto dispiacere alla sua ex squadra. Sotto di una rete, la compagine guidata da Di Napoli si rimbocca le maniche, si spinge con maggiore continuità in avanti e, poco prima dell’intervallo, rimette le cose a posto con Ranellucci, il quale capitalizza al meglio un corner battuto da Cittadino, fa centro con una conclusione in acrobazia e consente alla sua squadra di guadagnare la via degli spogliatoi con la giusta carica psicologica. La ripresa, tutto sommato, comincia sotto il segno dell’equilibrio. I due tecnici, di conseguenza, provano ad inserire qualche giocatore partito inizialmente dalla panchina nell’intento di spostare l’ago della bilancia dalla propria parte. Ma la gara scivola via senza particolari sussulti.
La formazione padrona di casa, tutto sommato, ha una buona chance con il giovane Putti, il quale carica il destro dal limite dell’area, ma la sua conclusione risulta troppo centrale: Maltempi blocca la sfera con sicurezza. L’occasione più ghiotta del secondo tempo, taccuino alla mano, capita ai nerazzurri: Fioretti si esibisce in una splendida rovesciata che fa la classica barba al palo della porta custodita da Saglietti. Biancocelesti e nerazzurri, nelle battute conclusive del match, provano generosamente a mettere le mani sull’intero bottino, ma non riescono a sfruttare al meglio le potenzialità dei propri reparti offensivi, arrivano di conseguenza a braccetto al triplice fischio ed escono dal campo con un punto a testa in tasca.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA