Niente da fare. L’Aprilia Racing Club Femminile non riesce a rallentare la marcia della corazzata Chieti (0-3), compagine che in virtù di tale exploit si conferma a punteggio pieno in vetta alla classifica a pari merito con l’Apulia Trani e il Crotone, incassa la seconda sconfitta in campionato e rimane nella zona media bassa della graduatoria.
La capolista prende subito in mano il comando delle operazioni e, dopo pochi minuti, sfiora la marcatura con Martella, la quale si coordina alla perfezione sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina, ma Franco si esalta nella circostanza e conserva inviolata la propria porta. Le ragazze teatine continuano a riversarsi con regolarità nella metà campo pontina e, al quarto d’ora, aprono le danze con Stivaletta, brava a infilare il portiere di casa con una splendida esecuzione a giro.
L’Aprilia Racing Club prova a reagire e, nelle battute finali del primo tempo, mette i brividi alle avversarie con Freby. La svedese calcia in pratica a botta sicura dall’interno dell’area, ma Falcocchia si conferma all’altezza della situazione e sventa la minaccia con una perfetta presa bassa.
Il Chieti inizia la ripresa con la ferma intenzione di consolidare il vantaggio e va vicino al raddoppio con Cutillo e Carnevale. La prima si vede ribattere il tiro nei pressi della linea di porta da un’avversaria, mentre la seconda si presenta a tu per tu con Franco, ma calcia troppo centrale e facilità il compito all’estremo difensore pontino.
La capolista, cronometro alla mano, mette una seria ipoteca sulla conquista dell’intero bottino, a otto minuti dalla conclusione, per merito della scatenata Stivaletta, la quale trafigge Franco dalla lunga distanza e si conferma una pedina inamovibile dello scacchiere neroverde. La terza e ultima rete si registra quasi allo scadere. Il Chieti cala il tris con Martella, brava a sfruttare al meglio un assist della neoentrata Kokany e a incastrare il pallone sotto l’incrocio dei pali.
L’Aprilia Racing Club, per forza di cose, incassa la prima sconfitta tra le mura amiche della Pineta dei Liberti. Ma è giusto riconoscere i meriti della compagine teatina, che si è confermata sul campo una squadra tecnicamente attrezzata per puntare al salto di categoria.
Antonio Gravante
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