L’Aprilia si ferma nel momento meno opportuno del campionato. La squadra guidata da Mauro Venturi si arrende di stretta misura, lontano dalle mura amiche, di fronte a un cinico Morolo (2-1) e abbassa leggermente le proprie quotazioni di accesso ai play-off. Capitan Montella e soci, in un solo colpo, subiscono sia l’allungo della vicecapolista Colleferro, costretta al pari esterno da un coriaceo San Cesareo, che il sorpasso dell’Audace Sanvito Empolitana, vittorioso a sua volta in scioltezza sulla Nuova Itri. L’Aprilia, nei primi minuti di gioco, prova a sfruttare al meglio le proprie caratteristiche tecniche e, al quarto d’ora, sfiora la marcatura con Sossai. Il difensore biancoceleste, sugli sviluppi di un corner battuto da Scibilia, calcia in porta da posizione più che favorevole, ma non riesce ad imprimere abbastanza forza al suo sinistro e permette una comoda presa a Fiorini. Successivamente la compagine pontina continua a fare la partita e mette più volte in apprensione il pacchetto arretrato ciociaro. Nel momento di maggior pressione delle rondinelle, il Morolo fa del cinismo la sua dote principale e sfrutta al meglio un rapido capovolgimento di fronte con D’Alessandris. Il numero dieci biancorosso vince di forza un duello con Montella nella zona nevralgica del campo, si invola in perfetta solitudine verso l’area di rigore pontina e, dall’alto delle sue comprovate qualità realizzative, infila l’incolpevole Caruso proteso in uscita. Sotto nel punteggio, la formazione di Venturi si rimbocca immediatamente le maniche, cambia marcia e, poco prima dell’intervallo, rimette le cose a posto con lo stesso Montella, il quale ribadisce in fondo al sacco una conclusione di Scibilia respinta dal portiere, a seguito di una punizione battuta da Casimirri, e permette ai propri compagni di andare al riposo con la giusta carica emotiva. La ripresa, taccuino alla mano, non riserva particolari emozioni. L’Aprilia esercita una lieve supremazia territoriale, ma i ciociari tengono bene il campo e non corrono particolari pericoli. La gara, tutto sommato, si decide al minuto numero trentuno per un singolo episodio. Il Morolo passa per la seconda volta a condurre su calcio di rigore, assegnato dall’arbitro per un fallo di mano commesso in piena area da Tshimanga. Sul dischetto si presenta lo specialista D’Alessandris, il quale spiazza con un’esecuzione perfetta Caruso e iscrive per la seconda volta il suo nome nel registro dei marcatori. Le rondinelle, nei restanti minuti di gioco, producono il massimo sforzo nella speranza di salvare il salvabile, ma non riescono a far breccia nella solida difesa avversaria e, tra mille rammarichi, si trovano costretti ad accusare un pesante passaggio a vuoto in ottica play-off.
Antonio Gravante
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