Secondo pari interno consecutivo. Dopo aver spartito la posta in palio con l’ambizioso Pomezia Calcio, un generosissimo Lavinio Campoverde non riesce ad andare oltre la spartizione della posta contro un coriaceo Colleferro (2-2) e getta alle ortiche una ghiotta occasione per fare un prezioso passo in avanti verso la riconferma diretta in Eccellenza. La squadra del presidente Pasquino, in virtù di tale risultato, continua a navigare nella zona medio-bassa della graduatoria con una sola lunghezza di vantaggio dalla zona play-out.
La compagine neroniana-apriliana apre le danze, a metà primo tempo, per merito di Fischetti, il quale incastra la sfera sotto l’incrocio dei pali con una splendida conclusione dai venti metri. Il Colleferro, nei minuti susseguenti, prova generosamente a raddrizzare le sorti della gara. Il più pericoloso è Costantini, il quale tenta due volte di piazzare la stoccata vincente. Il numero sei rossonero, nel primo caso, fallisce il bersaglio grosso, mentre nel secondo costringe Scarsella a una parata dal medio coefficiente di difficoltà. Sotto nel punteggio, la squadra guidata da Ciardi inizia la ripresa con la giusta carica emotiva e, al minuto numero dieci, pareggia i conti grazie a Basilico, il quale trasforma un calcio di rigore accordato dall’arbitro per un fallo di mano commesso in piena area da Regolanti.
Il Lavinio Campoverde non si abbatte per la rete subita e, cinque minuti più tardi, passa in vantaggio grazie al guizzo vincente di Martinelli. L’esperto difensore gira di testa in rete una punizione calciata alla perfezione dal solito Giannone e sposta nuovamente l’inerzia del match dalla parte della propria squadra. La gioia dei tirrenici, però, dura soltanto pochi giri di orologio. Il Colleferro, consapevole dell’importanza della posta in palio, si rimbocca le maniche e, poco prima della mezzora, fissa il punteggio sul definitivo pareggio con Loreti, il quale trafigge Scarsella con una preciso diagonale, permette alla sua squadra di conquistare un punto prezioso in chiave salvezza e, di riflesso, costringe i ragazzi di D’Ambra a rimanere in posizione piuttosto scomoda di classifica.
Antonio Gravante
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