Obiettivo minimo centrato in pieno. Il Lavinio Campoverde spartisce la posta in palio nello scontro diretto con la Vigor Perconti (1-1), dà un seguito sotto il profilo dei risultati alla vittoria ottenuta domenica scorsa al “Villa Claudia” contro il Grifone Gialloverde e ribadisce sul campo di avere le credenziali per tirarsi fuori dalla zona pericolosa della classifica. La gara, statistiche alla mano, si decide nelle battute iniziali. La compagine allenata da Marco D’Ambra, alla prima sortita offensiva, sblocca il punteggio al termine di una lineare giocata per vie verticali. Il generoso Trippa lancia in profondità il bomber Regolanti, il quale scatta abilmente sul filo del fuorigioco, entra minaccioso in area e infila l’incolpevole Trinchera proteso in uscita. La formazione capitolina, due minuti più tardi, va vicina al pareggio in maniera del tutto occasionale: Rante, con un beffardo tiro-cross dalla sinistra, scheggia la parte alta della traversa. La Vigor Perconti, subito dopo, ristabilisce l’equilibrio in campo su calcio di rigore, assegnato dal fischietto di Tivoli per un fallo commesso da Salvini ai danni dello stesso Rante. Sul dischetto si presenta Carnevali, il quale non lascia alcuna via di scampo a Scarsella. Il Lavinio Campoverde, a metà periodo, si vede voltare le spalle dalla dea bendata: Giannone, direttamente su punizione dai venticinque metri, colpisce in pieno la traversa. Successivamente le due contendenti si affrontano a viso aperto, provano a sfruttare al meglio le proprie caratteristiche tecniche, ma non riescono ad impensierire i rispettivi portieri rivali. Il copione della gara non cambia nel corso della ripresa. Il gioco ristagna a lungo nella zona mediana del campo. I pacchetti di difesa vincono nettamente il confronto a distanza con gli avanti rivali e consentono ai propri portieri di limitarsi a svolgere sino al triplice fischio un lavoro di normale amministrazione. Il Lavinio Campoverde, di conseguenza, mette in carniere un altro punto prezioso in ottica salvezza e rimane in piena corsa per il conseguimento dei propri programmi stagionali.
Antonio Gravante
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