L’Indomita Pomezia sorride nel primo turno della Coppa Italia di Eccellenza. La formazione allenata da Leonardo Aiello piega alla lotteria dei calci di rigore la resistenza di un coriaceo FalascheLavinio (6-5), al termine di una gara ricca di colpi di scena, e dimostra di aver allestito un organico tecnicamente attrezzato per fare bene anche in campionato.
Nonostante il morale sotto i tacchi per la cocente eliminazione, anche la squadra neroniana ha validi motivi per guardare al futuro con rinnovato ottimismo. La truppa allenata da Infanti ha disputato soprattutto nella seconda frazione una prova più che positiva, ha acciuffato la parità su calcio piazzato e, usando un termine tennistico, ha fallito dal dischetto anche il classico match-point prima di issare bandiera bianca di fronte ai gialloneri. L’Indomita Pomezia comincia la gara con la massima concentrazione e, dopo dieci minuti, sblocca il punteggio per merito di Seferi, il quale scatta sul filo del fuorigioco, favorito da un passaggio in profondità di Marino, infila Mastropietro proteso in uscita e si toglie la soddisfazione personale di siglare la prima rete ufficiale dei pometini. Lo stesso Seferi, poco più tardi, ha la possibilità di raddoppiare al termine di una deliziosa triangolazione con l’ottimo Cariello, ma la sua conclusione di sinistro si infrange sull’esterno della rete.
La formazione di Aiello, intorno alla mezzora, mette nuovamente i brividi ai tirrenici. Il baby Giovannazzi calcia da posizione defilata e costringe Mastropietro a un prodigioso intervento in tuffo. La sfera poi arriva dalle parti dell’accorrente Marino, il quale pecca di cinismo e spedisce a porta spalancata clamorosamente la sfera sul fondo. Il FalascheLavinio, dopo l’intervallo, si mostra più propositivo, si fa apprezzare per alcune giocate corali di pregevole fattura e, a metà periodo, rimette le cose a posto con Ferrari. Il centrocampista anziate trasforma di potenza un calcio piazzato, incastra la sfera sotto l’incrocio dei pali della porta difesa da Mastella e riporta la sfida dello “Sport Campus” sui binari di perfetto equilibrio.
Le due contendenti, nell’ultimo quarto di gara, provano generosamente a spostare l’ago della bilancia dalla rispettiva parte. L’occasione più ghiotta capita a un minuto dal triplice fischio all’Indomita Pomezia. Il bomber Italiano, a dispetto delle sue acclarate doti realizzative, fallisce un calcio di rigore. La sua conclusione si stampa sul palo. La sfida, di conseguenza, si decide ai tiri dal dischetto. I primi sette rigoristi fanno tutti centro, poi Gentili si fa ipnotizzare da Mastropietro. Il FalascheLavinio, dunque, ha la possibilità di chiudere i conti, ma Capolei trova l’opposizione di Mastella. Successivamente Marino trasforma il quinto penalty per i pometini e ristabilisce la parità. Come da regolamento si procede ad oltranza. La squadra anziate sbaglia nuovamente con Vitolo, il quale si fa ipnotizzare dall’ottimo Mastella. Ad incaricarsi del sesto penalty dei gialloneri è capitan Oliva, il quale non sente per niente il peso della responsabilità, infila Mastropietro e regala alla sua squadra l’accesso al secondo turno di Coppa Italia.
Antonio Gravante
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