Una buona prova collettiva non basta all’Ostiamare per cominciare con un risultato positivo la nona avventura consecutiva nel Campionato di Serie D. La formazione allenata dal neo tecnico Massimo Bonanni si inchina di stretta misura, nella splendida cornice dell’Artemio Franchi, alla corazzata Siena dell’ex giocatore professionista Alberto Gilardino (2-1), resta ferma al palo, ma torna a casa con la consapevolezza di avere le giuste credenziali per disputare una stagione da protagonista e in perfetta linea con i programmi societari.
L’equilibrio dura soltanto dieci minuti. La formazione toscana passa a condurre sugli sviluppi di una palla inattiva. Lo specialista Nunes si incarica della battuta di un calcio piazzato, ma si vede negare la gioia del gol dall’incrocio dei pali. Poco male. Sulla susseguente respinta si avventa per primo sul pallone l’argentino Sartor, il quale fa valere anche in questo caso le sue comprovate doti di bomber di razza, fa centro da pochi passi e si conferma una pedina fondamentale dello scacchiere bianconero. L’Ostiamare, nei minuti seguenti, si fa apprezzare per una perfetta coesione tra i reparti e va due volte alla conclusione con De Sousa e D’Astolfo. Il primo non inquadra di testa lo specchio della porta a seguito di un cross dalla sinistra di Carta, mentre il capitano alza troppo la mira da fuori area.
Nella fase centrale del tempo, il Siena forza il ritmo e colleziona due occasioni nitide da gol. Il generoso Bani, agevolato nel proprio compito da un rimpallo favorevole, ha la possibilità di tirare il classico rigore in movimento, ma calcia clamorosamente alto sopra la traversa. Pochi minuti più tardi, invece, capita sui piedi di Guidone la palla del possibile raddoppio, ma Giannini fa buona guardia e respinge in corner la conclusione del capitano toscano. L’Ostiamare, in chiusura di tempo, contesta in massa una decisione dell’arbitro: Mastropietro si invola verso l’area di rigore avversaria e viene fermato con le brutte maniere da Crocchianti. Il fischietto di Torino estrae soltanto il giallo nei confronti dell’ex giocatore dell’Alto Adige. Capitan D’Astolfo e soci invocano il cartellino rosso per fallo da ultimo uomo, ma il direttore di gara è irremovibile sulla sua decisione.
La ripresa, tutto sommato, si apre nel segno dei ragazzi di Gilardino, i quali indirizzano il match ulteriormente in discesa con il solito Sartor. La prolifica punta sudamericana gira di testa in fondo al sacco un cross di Guidone e si toglie la soddisfazione personale di cominciare con una doppietta all’attivo le fatiche in campionato. L’Ostiamare non ci sta e prova a riaprire la partita soprattutto con Cabella, il quale indirizza da fuori area la sfera nell’angolino basso e costringe Narduzzo a un intervento dall’elevato coefficiente di difficoltà.
La squadra di Bonanni, non avendo in pratica nulla da perdere, si spinge a testa bassa in avanti e, poco dopo la mezzora, vede premiati i propri sforzi con la rete di De Sousa. L’esperto attaccante gira in rete una punizione calciata da Vasco e rende più incerto il finale di gara. L’Ostiamare, nelle battute finali, prova generosamente a completare la rimonta. Il Siena, però, gestisce con piglio autoritario sino al triplice fischio la rete di vantaggio, passa alla cassa a riscuotere l’intero bottino e costringe Mastropietro e soci a tornare a casa a mani vuote.
Antonio Gravante
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