Un punto in rimonta. L’Ostiamare spartisce la posta in palio al “Sale” di Ladispoli contro il Ghiviborgo (1-1), si rimette in carreggiata dopo il passaggio a vuoto accusato domenica scorsa sul campo del Flaminia e archivia le prime quattro giornate di campionato con la media esatta di un punto a partita, frutto di un ruolino di marcia di una vittoria, un pareggio e due sconfitte. Dopo una prima fase di studio, la squadra di Galluzzo cresce con il passare dei minuti e, al quarto d’ora, sfiora il vantaggio con Sbardella, il quale calcia di collo pieno, ma trova puntuale alla presa Marrique Antonini. Il Ghiviborgo, invece, riesce a fare del cinismo la sua qualità migliore e, alla prima occasione propizia, sblocca il punteggio grazie a Pera, il quale approfitta di una scivolata di un difensore biancoviola, a seguito di un cross di Mata Gonzales, e trafigge Borrelli da pochi passi. L’Ostiamare, in chiusura di tempo, prova a ricucire lo strappo, ma non riesce a pungere negli ultimi sedici metri. La ripresa comincia sotto il segno dei toscani: Mata Gonzales si vede negare la gioia del gol dall’incrocio dei pali. I lidensi replicano con De Cenco, il quale svetta più alto di tutti sugli sviluppi di un corner e indirizza la sfera nei pressi del palo più lontano, ma Rotunno sventa la minaccia sulla linea di porta. L’Ostiamare tiene saldamente in mano il pallino del gioco e colleziona l’ennesima azione importante con Succi, il quale calcia da distanza ravvicinata, ma esalta i riflessi dell’estremo difensore rivale. Mister Galluzzo, al minuto numero diciannove, opta per un doppio cambio: dentro Lazzeri e Milani rispettivamente per Compagnone e Pompei. Tali mosse si rivelano azzeccate. L’Ostiamare, un giro di orologio più tardi, perviene al pareggio con lo stesso Milani, bravo a iscrivere il proprio nome a referto con un diagonale dalla precisione chirurgica. La squadra lidense, nell’ultimo terzo di gara, si spinge generosamente in avanti, ma non riesce a scardinare per la seconda volta il bunker difensivo toscano e, al triplice fischio, si deve accontentare di incrementare di un solo punto il bottino in classifica.
Antonio Gravante
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