L’Unipomezia Virtus archivia il trittico di gare ravvicinate con un bilancio di una vittoria, un pareggio e una sconfitta. Dopo aver espugnato in scioltezza il rettangolo di gioco del Fregene (0-3) e impattato, lontano dalle mura amiche, contro lo Sporting Fiumicino (1-1), la formazione pometina si arrende di stretta misura in casa alla blasonata Cynthia 1920 (0-1), compagine che è ormai pronta a cominciare l’ennesima avventura consecutiva della sua storia nel massimo proscenio calcistico dilettantistico nazionale. L’esperto Paolo Mazza, anche in questa circostanza, si affida al 4-2-3-1 e propone sulla trequarti campo il terzetto composto da Giacoia, Valle e Lupi in supporto di Italiano, schierato come unica punta di ruolo. Il tecnico castellano, Santolamazza, risponde con un 4-3-3 e si affida in avanti al tridente formato da Attili, Mortaroli e Bertoldi. La prima frazione, nel complesso, risulta sostanzialmente equilibrata. Le occasioni migliori, però, capitano ai genzanesi. Prima Bertoldi non centra di poco lo specchio della porta dai diciotto metri, poi Di Ventura e Mortaroli esaltano l’ottimo piazzamento di Santi, il quale si conferma in entrambi i casi all’altezza della situazione e respinge le conclusioni da distanza ravvicinata dai due avversari. La formazione di Mazza, dal canto suo, si fa apprezzare per alcune giocate lineari, mette più volte in apprensione la retroguardia rivale soprattutto con gli esterni alti Lupi e Giacoia, ma non riesce a pungere negli ultimi sedici metri. Durante l’intervallo, come di solito avviene nelle amichevoli precampionato, i due tecnici effettuano un ampio turn-over e inseriscono molti giocatori partiti inizialmente dalla panchina. La ripresa, tutto sommato, comincia sotto il segno della Cynthia 1920, che si spinge con maggiore regolarità in avanti e, al decimo giro di orologio, sblocca il punteggio per merito di Bertoldi, il quale finalizza con un preciso rasoterra dall’interno dell’area un’azione prolungata del neoentrato Torri. L’Unipomezia Virtus, a quel punto, ha una rabbiosa reazione e, nella fase centrale del tempo, sfiora due volte la parità con Giacoia e Lupi. Il primo, a seguito di un preciso passaggio per vie verticali di Ruffini, colpisce in pieno la parte alta della traversa, mentre il secondo prova la conclusione a giro da posizione leggermente defilata, ma l’estremo difensore genzanese si distende in tuffo e si rifugia in corner. Successivamente i rossoblu provano generosamente a rientrare in partita, ma alla mezzora rischiano di capitolare per la seconda volta: l’esperto Scardola calcia di collo pieno da distanza più che favorevole, ma spedisce clamorosamente la sfera sul fondo. L’ultima azione degna di nota del match è sempre dei castellani. L’ottimo Attili si presenta minaccioso in area e opta per la conclusione di potenza, ma trova sulla propria strada un reattivo Scalibastri. Il numero dodici pometino si distende in tuffo, appoggia la sfera in corner e consente alla sua squadra di uscire dal campo con una sconfitta di misura che, tutto sommato, serve soltanto per le statistiche. L’Unipomezia Virtus, alla resa dei conti, tira delle somme più che positive del trittico di gare ravvicinate. Capitan Italiano e soci, nonostante i duri carichi di lavoro sostenuti negli ultimi giorni, hanno dimostrato, contro avversarie di tutto rispetto, di avere le carte in regola per fare bene nella terza avventura della loro storia nel campionato di Promozione.
Antonio Gravante
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