L’Unipomezia si vede sfumare, a cinque minuti dal triplice fischio, la possibilità di fare bottino pieno nel big-match della settima giornata di Campionato. La formazione del presidente Valle, quando ormai stava pregustando il dolce sapore della vittoria, subisce la rimonta della Tivoli (2-2), torna a casa con un punto in tasca e, a seguito delle concomitanti affermazioni del Real Monterotondo Scalo e della Vigor Perconti, subisce l’allungo degli eretini e si vede agganciare al secondo posto dai ragazzi di Bellinati.
La prima occasione degna di nota della gara è dei tiburtini. Il bomber Teti, agevolato nel proprio compito da una leggera disattenzione di Busti, ha la possibilità di calciare dal limite dell’area, ma la sua conclusione risulta troppo centrale. L’estremo difensore rossoblu, Francabandiera, fa sua la sfera in tutta tranquillità. L’Unipomezia, poco più tardi, replica ai padroni di casa, al termine di un bella azione lineare, con Palma, il quale scatta sul filo del fuorigioco, favorito da un perfetto passaggio in verticale di Renelli, calcia in porta appena entrato in area di rigore, ma trova la risposta di Siccardi.
Dopo una lunga fase piuttosto equilibrata, la squadra allenata da Grossi sblocca il punteggio con Rosano, il quale finta il passaggio a Gomez, poi decide di fare tutto da solo, infila Siccardi sul primo palo e si conferma una pedina molto importante dello scacchiere rossoblu. La Tivoli ha una generosa reazione e, pochi minuti più tardi, rimette le cose a posto su calcio di rigore, assegnato dall’arbitro per un fallo commesso da Tounkara ai danni di Piro. Sul dischetto si presenta Tornatore, il quale spiazza agevolmente Francabandiera.
Nella seconda frazione, dopo una prima fase di marca tiburtina, l’Unipomezia passa in vantaggio, al minuto numero undici, grazie a Nsundu, il quale sfrutta al meglio un assist di Laghigna, sugli sviluppi di un cross dalla sinistra di Renelli, fa centro da pochi passi e sposta nuovamente l’ago della bilancia dalla parte della sua squadra. La compagine del presidente Valle, poco più tardi, ha la possibilità di consolidare il vantaggio: Gomez vince un contrasto con Mastromattei, ex pilastro del Pomezia Calcio della gestione Di Mario-Tanzi, e serve un pallone con il classico contagiri per Romondini, il quale entra minaccioso in area, ma si fa ipnotizzare da Siccardi, bravo a chiudere lo specchio della porta all’esperto centrocampista rossoblu e a tenere ancora in partita la sua squadra.
Successivamente l’Unipomezia dà l’impressione di poter gestire il minimo vantaggio, ma a cinque giri di lancette dalla conclusione deve mandare giù il calice amaro della rimonta della Tivoli. A fissare il punteggio sul definitivo 2-2 è il bomber Teti, il quale gira in fondo al sacco, con un perentorio colpo di testa, un preciso cross di Panico, fa esplodere di gioia gli sportivi tiburtini presenti in tribuna e, di riflesso, costringe Laghigna e soci a tornare a casa con un punto in tasca.
Antonio Gravante
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