Un pari di personalità e carattere tanto per cominciare. L’Ostiamare conquista un punto nella sfida dell’Anco Marzio contro il Latina (2-2), fa bella figura contro una delle compagini più blasonate del girone e dimostra di avere le giuste caratteristiche tecnico-tattiche per ricoprire un ruolo da protagonista nell’ennesima avventura consecutiva in Serie D. Dopo un quarto d’ora di marca pontina, la squadra lidense fa del cinismo la sua qualità migliore e tramuta in gol la prima occasione propizia con il bomber Claudio De Sousa. L’ex punta dell’Aprilia Racing Club sfrutta al meglio un assist di Esposito, salta Del Giudice proteso in uscita con un delizioso pallonetto e si toglie la soddisfazione personale di siglare la prima rete ufficiale con la casacca biancoviola.
L’Ostiamare prova a sfruttare al meglio il momento positivo, si mostra piuttosto propositiva e si fa apprezzare per alcune giocate imbastite da Mastropietro e Tortolano, ma non riesce a trovare la giocata giusta per consolidare il vantaggio e, di conseguenza, guadagna la via degli spogliatoi con il minimo vantaggio. Animato da una grande voglia di rivalsa, il Latina inizia la ripresa con tutto un altro piglio e con la ferma intenzione di raddrizzare le sorti della gara. La squadra guidata da Di Napoli vede premiati i propri sforzi, al minuto numero sedici, grazie alla marcatura di Del Duca, il quale svetta più alto di tutti nei pressi del secondo palo, sugli sviluppi di un calcio piazzato, infila il baby Giannini e riporta la contesa sui binari di perfetto equilibrio.
La compagine pontina, poco prima della mezzora, realizza la rete del sorpasso per merito di Cunzi, bravo a infilare sempre di testa il numero uno lidense. I ragazzi del presidente Lardone non ci stanno, cambiano immediatamente marcia e, subito dopo, rimettono le cose a posto con Cabella, il quale deposita la sfera in fondo al sacco con una splendida esecuzione di collo pieno. I biancoviola chiudono la gara in avanti, nella speranza di spostare l’ago della bilancia dalla propria parte, ma non riescono a trovare la via del gol e si devono accontentare della salomonica divisione della posta in palio.
Antonio Gravante
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