Un calcio di rigore trasformato da Sammarco, simile per genio e sfrontatezza a quello realizzato da Francesco Totti in occasione della semifinale tra Italia-Olanda agli Europei del 2000, consente al Torvaianica di realizzare la classica impresa sul campo dell’Atletico Lariano (3-6) e di staccare il visto per gli ottavi di finale di Coppa Lazio di Prima Categoria. Costretta a rimontare due reti, a seguito dell’inopinata sconfitta all’inglese rimediata in gara-1 al Comunale di via Zara, la compagine cara al binomio Guiderdone-Licata ha sfoderato in terra castellana una prova collettiva ai limiti della perfezione, ha prima ristabilito l’equilibrio nei tempi regolamentari, a seguito delle realizzazioni, nel momento topico della ripresa, di Celiani e Colonnelli, poi ha spostato definitivamente l’ago della bilancia dalla propria parte alla lotteria dei calci di rigore. Uno degli artefici principali della qualificazione alla fase ad eliminazione diretta della kermesse tricolore è stato Silvio Solimeno, il quale ha neutralizzato i primi due penalty e, nel suo piccolo, si è tolto la soddisfazione di riscattare il clamoroso errore di valutazione commesso, nella gara di andata, in occasione della prima rete realizzata da Lisi. Rispetto a domenica scorsa, mister Salotti propone un equilibrato 4-4-2 per coprire ermeticamente ogni zona del campo e sfruttare al meglio le corsie esterne. Il trainer gialloblu schiera in porta Solimeno, protetto da una linea di difesa formata dai centrali Chianese e Colonnelli e dagli esterni bassi Palumbo e Ricciardo. Costretto a rinunciare per squalifica ancora al play-maker Lippolis, l’allenatore tirrenico affida le redini del centrocampo alla collaudata coppia Ciccolini-Torri e impiega come cursori di fascia Oliva a destra e Pettinari a sinistra. Completano l’undici di partenza, infine, Celiani e Sammarco, chiamati a ricoprire il ruolo di terminali offensivi. Consapevole di non avere alcuna possibilità di errore per non compromettere del tutto il passaggio del turno, il Torvaianica gioca il primo tempo con la massima accortezza, prova a spingersi in avanti, ma evita di prestare il fianco alle veloci ripartenze degli avversari. Nei primi quarantacinque minuti, tutto sommato, non si registra nulla di eclatante. L’unica azione degna di nota è di marca pometina. Il bomber Celiani, a metà periodo, trova il varco giusto per la conclusione in porta, ma spedisce la sfera di poco sul fondo. Durante l’intervallo, mister Salotti ridisegna la sua squadra, rileva Pettinari e Ricciardo, getta nella mischia Borshi e Zanobi e passa a un più spregiudicato 4-2-3-1 con Celiani, proposto come unica punta di ruolo, supportato da un terzetto di trequartisti. Al fianco del confermatissimo Sammarco, di conseguenza, agiscono proprio gli ex giocatori della Nuova Florida e dell’Airone Ardea, i quali hanno il preciso compito di far valere le loro indiscusse qualità tecniche nella rispettiva zona di competenza ed alimentare la manovra offensiva. Il Torvaianica trae giovamento dal nuovo modulo di gioco, si spinge con maggiore regolarità in avanti e, nel primo quarto d’ora, va due volte pericolosamente al tiro dalla media distanza con Palumbo e Zanobi. I due giocatori gialloblu, però, alzano troppo la mira e spediscono la sfera sopra la traversa. A metà periodo, invece, l’Atletico Lariano ha una ghiotta chance per chiudere i conti. Il solito Lisi, autore di una doppietta nella gara d’andata, calcia in porta dai venti metri e indirizza la sfera nell’angolino basso, ma si vede strozzare in gola la gioia del gol da un prodigioso Solimeno, il quale si distende in tuffo e, con grande mestiere, sventa il pericolo con una provvidenziale deviazione in corner. Costretto a prendersi ulteriori rischi per provare a colmare il gap di due reti, mister Salotti, poco più tardi, effettua il terzo cambio a sua disposizione, rileva Ciccolini e inserisce la giovane punta Maiali per varare un modulo di gioco totalmente a trazione anteriore. Il trainer tirrenico, infatti, passa alla difesa a tre, si affida nella zona nevralgica del campo a Zanobi, Borshi, Torri e Oliva e schiera in attacco Sammarco, Celiani e Maiali. Il Torvaianica, a quel punto, rischia il tutto per tutto, si spinge a pieno organico in avanti e, al minuto numero venticinque, accorcia le distanze grazie a una splendida giocata delle tre punte. L’azione parte da Sammarco, il quale appoggia la sfera a Maiali, che a sua volta libera al tiro Celiani. Il prolifico bomber, dall’alto del suo innato fiuto per il gol, trafigge il portiere rivale con una chirurgica conclusione a giro dal limite dell’area e, di fatto, riapre le sorti della gara. L’Atletico Lariano, a quel punto, accusa il colpo e si vede scricchiolare d’incanto tutte le sue certezze. Galvanizzata nel morale, al contrario, la squadra del presidente Guiderdone continua a pigiare a fondo il piede sull’acceleratore e, alla mezzora esatta, completa la rimonta per merito di Colonnelli, il quale risolve nel migliore dei modi un concitato batti e ribatti, infila l’attonito numero uno castellano sugli sviluppi di una punizione dalla trequarti campo e infonde ai propri compagni la giusta carica emotiva per affrontare le restanti fasi dell’incontro. Il Torvaianica, infatti, tiene molto bene il campo sino al triplice fischio. L’esito del match, di conseguenza, si decide alla lotteria dei calci di rigore. La squadra pometina sbaglia il primo penalty con Celiani, ma l’Atletico Lariano riesce a fare addirittura peggio. Un monumentale Solimeno si esalta tra i pali, neutralizza i primi due rigori calciati dai tiratori scelti castellani e consente alla sua squadra di acquisire un importante vantaggio, gestito al meglio sino alla fine grazie alle realizzazioni di Zanobi, Oliva e Borshi, bravi a loro volta a depositare, con la massima freddezza, la sfera in fondo al sacco. Il classico match-point, usando un termine tennistico, è tutto riposto in Sammarco, il quinto rigorista designato da mister Salotti. Il talentuoso giocatore gialloblu si presenta sul dischetto con la massima tranquillità e opta per la soluzione più difficile, quella assolutamente vietata ai malati di cuore. Facendo leva sulle innate doti di cecchino infallibile, il numero dieci pometino, però, non si lascia sfuggire l’occasione propizia per indossare ancora una volta nella sua illustre carriera le vesti di match-winner, elude l’intervento del portiere rivale con un suntuoso “cucchiaio” e regala al Torvaianica una qualificazione molto importante per il morale in vista dell’inizio del Campionato. “Abbiamo realizzato una grande impresa, non era assolutamente facile ribaltare fuori casa il risultato negativo dell’andata – dichiara Vincenzo Guiderdone, presidente del Torvaianica – . La squadra, invece, ha sfoderato una prova collettiva perfetta, ogni singolo giocatore ha contribuito al conseguimento di questo fantastico risultato. Una nota di merito da parte mia è doverosa nei confronti di tutti coloro che non hanno giocato, i quali hanno garantito il massimo supporto alla squadra sin da quando ci siamo ritrovati a Pomezia. Colgo l’occasione, infine, per fare un plauso a mister Salotti, il quale ha indovinato in pratica tutte le mosse. A dire il vero poteva evitare di far calciare come quinto rigorista Sammarco. Il suo penalty è stato da brividi. Ma è stato più bello così. La sua splendida esecuzione rappresenta la classica ciliegina di una torta di una qualificazione che rimarrà per sempre nella storia della nostra società”.
Antonio Gravante
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