Quando ormai si apprestava ad avvicinarsi alla cassa per riscuotere l’intera posta in palio e per balzare al quinto posto solitario in classifica generale, l’Unipomezia subisce in pieno recupero la rimonta della Cynthia 1920, finalista della Coppa Italia di Eccellenza, conquista soltanto un punto (1-1) e, a dispetto dei buoni propositi della vigilia, rallenta bruscamente la scalata verso le primissime posizioni della graduatoria.
La formazione guidata da Grossi, sin dai primi giri di orologio, esercita una lieve supremazia territoriale e, al quarto d’ora, passa a condurre con Morelli, il quale sfrutta al meglio un errato disimpegno sulla trequarti campo di Blandino, aggredisce lo spazio vuoto e infila Orlandi proteso in uscita con una precisa conclusione a incrociare. La squadra di Panno, nei minuti successivi, ha una generosa reazione e mette i brividi ai pometini con De Gennaro, il quale spedisce la sfera di poco sul fondo con un tiro di prima intenzione da fuori area.
La Cynthia 1920 non molla la presa e, intorno alla mezzora, va vicinissima al pareggio con Silvagni, il quale svetta in area più alto di tutti, a seguito di un calcio piazzato dal limite dell’area, ma esalta le doti di Caruso, bravo a conservare inviolata la propria porta con un intervento strappa-applausi. L’azione, però, prosegue. Sulla susseguente respinta dell’estremo difensore rossoblu, Amico arriva per primo sul pallone e premia il movimento di Di Mario. La punta castellana tira in pratica a botta sicura da distanza più che favorevole, ma si vede negare la gioia del gol da Ramceski.
Nelle battute finali del primo tempo ci provano Ibojo e Ciaramelletti per i pometini e De Gennaro per i genzanesi, ma il punteggio non cambia. L’undici di Panno, dopo l’intervallo, avanza di qualche metro il raggio d’azione, mentre i padroni di casa preferiscono giocare piuttosto corti e agire di rimessa. L’Unipomezia, grazie a un perfetto sincronismo nei movimenti di tutti gli effettivi, tiene bene in campo, permette a Caruso di non essere mai chiamato seriamente in causa e, quattro minuti dopo la mezzora, sfiora il raddoppio sugli sviluppi di una rapida azione lineare.
Il generoso Ciaramelletti si fa valere sulla corsia destra e prova a servire al centro dell’area l’accorrente Franceschi, il quale arriva un attimo in ritardo per piazzare il tap-in vincente. Scampato il pericolo, la squadra castellana moltiplica gli sforzi, lotta con cuore grinta su ogni pallone e, al terzo minuto di recupero, raddrizza in extremis la sorti della gara con Silvagni, il quale gira di testa alle spalle di Caruso un tiro dalla bandierina di Blandino, evita alla propria squadra la dodicesima sconfitta in campionato e, di riflesso, costringe Delgado e compagni ad uscire dal campo con un punto in tasca.
Antonio Gravante
© RIPRODUZIONE RISERVATA
