Missione compiuta. La Virtus Ardea espugna di stretta misura il rettangolo di gioco della Polisportiva De Rossi (0-1), grazie alla marcatura di Daniele Mancini nel momento topico della ripresa, accede al secondo turno di Coppa Italia di Promozione e comincia nel migliore dei modi la gestione Solazzo-Di Placido. I capitolini partono a spron battuto e, nei primissimi minuti di gioco, vanno due volte pericolosamente alla conclusione con Zaia e Restivo, ma in entrambi i casi l’esperto Cojocaru risponde presente e si conferma all’altezza della propria fama. Successivamente le due contendenti si affrontano in prevalenza a centrocampo e si affidano più che altro a conclusioni dalla distanza. Gli estremi difensori, tutto sommato, non vengono mai chiamati seriamente in causa sino all’intervallo.
La Polisportiva De Rossi riparte di slancio nella ripresa e ha una buona chance per spezzare l’equilibrio: Savaiano, a seguito di una corta respinta di un difensore ardeatino, susseguente a un cross dalla sinistra di Sardi, carica il destro, ma trova sulla sua strada un reattivo Cojocaru, il quale evita il peggio con un intervento strappa-applausi. La Virtus Ardea, poco più tardi, replica agli avversari di turno su calcio piazzato. Lo specialista Marrocco opta per una soluzione a scavalcare la barriera, ma Pividori capisce le sue intenzioni e fa sua la sfera senza soverchie difficoltà.
La formazione del binomio Solazzi-Di Placido, a metà periodo, mette i brividi ai rivali di turno con una bella giocata in verticale: Marrocco favorisce l’inserimento di Ascenzi, il quale si presenta minaccioso in area, prova a scavalcare Pividori con un morbido colpo da sotto, ma il portiere di casa non si lascia sorprendere e sbroglia una situazione piuttosto delicata. La Virtus Ardea, presa per mano dagli elementi più rappresentativi, continua a spingersi generosamente in avanti e, al minuto numero trentasette, trova la giocata giusta per scardinare il bunker difensivo capitolino. A griffare la rete del vantaggio rutulo è Daniele Mancini, il quale prende la mira dal limite dell’area e, con un chirurgico destro a giro, incastra la sfera sotto l’incrocio dei pali.
La squadra del presidente Stazi, nei restanti minuti ancora da giocare, lotta con il classico coltello tra i denti su ogni pallone, difende il minimo vantaggio sino al triplice fischio dell’arbitro e conquista il pass per il secondo turno della competizione tricolore.
Antonio Gravante
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