La Virtus Nettuno cade di nuovo. Dopo aver raggranellato due punticini nel doppio confronto con l’Ottavia e l’ambiziosa Tivoli, la squadra guidata da Iannarilli stecca la sfida casalinga con l’Aranova (1-3), lascia via libera a una diretta concorrente nella difficile lotta per la salvezza e continua a ricoprire lo scomodo ruolo di penultima forza del girone.
La sfida si sblocca al diciassettesimo giro di orologio. La compagine fiumicinense apre le danze per merito di Rossi, bravo a infilare dall’interno dell’area l’incolpevole Scarsella. I verdeblu cominciano la ripresa animati da una grande voglia di riscatto e, a metà periodo, trovano la giocata giusta per ristabilire l’equilibrio in campo con Di Dionisio. La gioia dei padroni di casa, però, dura una manciata di minuti.
L’Aranova, poco prima della mezzora, mette nuovamente la propria testa davanti con Di Mauro. La Virtus Nettuno, a quel punto, si spinge a pieno organico in avanti, ma non riesce a pungere negli ultimi sedici metri per l’ottima organizzazione difensiva dei rivali di turno. Il punteggio cambia per la quarta volta in pieno extra-time, ma non modifica in sostanza l’esito del match. Tale marcatura, infatti, serve soltanto per le statistiche. L’Aranova arrotonda il punteggio, poco prima del triplice fischio dell’arbitro, per merito di Savarino, il quale si toglie la soddisfazione personale di iscrivere anche il suo nome a referto pur partendo inizialmente dalla panchina.
La Virtus Nettuno, dunque, accusa un altro passaggio a vuoto, il settimo in dodici giornate di campionato disputate, e dimostra anche in questo caso di avere assolutamente bisogno di qualche rinforzo mirato, in occasione del mercato di riparazione dicembrino, per raddrizzare una stagione che sino a questo momento ha lasciato piuttosto a desiderare sotto il profilo dei risultati.
Antonio Gravante
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