La Francia fa festa alla lotteria dei calci di rigore nell’ultimo quarto di finale del Ri-Torneo Matusa-Memorial Franco Conficoni. Grazie alla maggiore freddezza dal dischetto dei suoi tiratori scelti, la compagine transalpina riesce a piegare la resistenza di una generosa Svezia (4-2) e a staccare il biglietto per la semifinale con l’Olanda, vittoriosa a sua volta di stretta misura sull’Inghilterra. Gli scandinavi partono bene e, dopo pochi minuti dal fischio d’inizio, sfiorano la marcatura con una bella giocata per vie verticali. Il solito Emiliano Campioni, dal cerchio di centrocampo, premia l’inserimento di Rutigliano. Il numero otto gialloblù vince il duello aereo con il diretto marcatore, ma si vede negare la gioia del gol dal palo. La Francia, con il passare dei minuti, avanza gradualmente il baricentro e va due volte alla conclusione con Schiano, il quale esalta in entrambi i casi i riflessi di Chiavacci. La ripresa comincia nel segno della Svezia: Rutigliano calcia a incrociare da posizione leggermente defilata, ma Mario Marcelletti dà un saggio della sua bravura e sventa la minaccia con uno straordinario intervento in tuffo. Il “face to face” tra Rutigliano e Mario Marcelletti si ripete pochi minuti più tardi. Anche in questo caso il portiere scandinavo riesce ad avere la meglio e si guadagna gli applausi degli sportivi presenti in tribuna per la splendida parata. L’ultima azione degna di nota dei primi cinquanta minuti è di marca transalpina. Il generoso Schiano colpisce di testa a botta sicura, ma Chiavacci dimostra di non essere da meno del collega rivale, evita il peggio con una prodigiosa parata d’istinto e, come da regolamento, rimanda l’esito del match ai calci di rigore. La Francia parte male a seguito dell’errore dal dischetto di Iacuitto, il quale si fa ipnotizzare da Chiavacci. Successivamente Emiliano Campioni e De Simone depositano la sfera in fondo al sacco. La Svezia, però, sbaglia il secondo penalty con Dettori, il quale non inquadra di poco lo specchio della porta. I terzi rigoristi, invece, fanno al meglio il proprio dovere: Savioli e Rutigliano si confermano all’altezza della situazione. Successivamente la Francia allunga nel punteggio: Ceraldi infila Chiavacci, mentre Galassi si fa ipnotizzare dal bravissimo Mario Marcelletti. La squadra allenata da Carlo Lombardi, usando un termine tennistico, non fallisce il classico match-point. Capitan Mugnaini, con un violento tiro a incrociare, non lascia alcuna via di scampo a Chiavacci e consente alla sua squadra di proseguire il cammino nel prestigioso torneo pometino.
Antonio Gravante
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