Sfoderando una prova tutto cuore e grinta, la Francia si aggiudica il testacoda della terza giornata con la lanciatissima Spagna (3-1), cancella lo zero nella casella dei punti all’attivo, riesce nell’impresa di fare lo sgambetto alla squadra che ha maggiormente impressionato sul piano del gioco nei primi cento minuti stagionali e arriva alla fase a eliminazione diretta con la giusta fiducia nei propri mezzi. Il valore aggiunto dei transalpini, statistiche alla mano, si è rivelato Alessandrini, il quale ha realizzato una tripletta da autentico bomber di razza. L’atteso dei derby dei Pirenei comincia su ritmi elevati.
Le due contendenti provano a sfruttare al meglio le proprie caratteristiche tecniche. Dopo pochi minuti dal fischio d’inizio, le Furie Rosse sfiorano la marcatura con Iadecola, il quale colpisce in pieno il palo al termine di una pregevole azione manovrata. Scampato il pericolo, la squadra di Bertazzoni, costretta a fare di necessità virtù a causa dell’indisponibilità di Conficoni, passa a condurre con Alessandrini, il quale si procura e trasforma un calcio di rigore. Obbligata a inseguire il risultato, la Spagna inizia la ripresa animata da una grande voglia di rivalsa e rimette le cose a posto con Iadecola, il quale sigla la terza rete personale nel Torneo con un sontuoso colpo di tacco sugli sviluppi di un corner.
Trascorrono pochi minuti e la compagine allenata da Patrizi ha la possibilità di ribaltare il punteggio a proprio favore su calcio di rigore, decretato dall’arbitro per un fallo di mano commesso in piena area dall’ottimo capitano dei “galletti” Galliano. Sul dischetto si presenta Foco, il quale opta per una conclusione di giustezza, ma Paglia capisce le sue intenzioni, si distende in tuffo sulla sua destra e sventa la minaccia. Scampato il pericolo, la Francia getta il cuore oltre l’ostacolo, sposta l’ago della bilancia dalla propria parte, nelle battute finali del match, grazie a una doppietta dello scatenato Alessandrini, centra la prima vittoria stagionale e si toglie la soddisfazione di fare una vittima illustre.
Antonio Gravante
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