

Un pareggio che pesa come un macigno in chiave promozione diretta. Il Pomezia Calcio, pur giocando in superiorità numerica gran parte della gara, a seguito dei cartellini rossi rimediati da Aversa e Alessandro, espulsi rispettivamente al trentottesimo del primo tempo e al ventottesimo della ripresa, si fa imporre la spartizione della posta dall’Amatrice Rieti (1-1), resta al quarto posto in classifica e si allontana a sette lunghezze dalla lanciatissima capolista W3 Maccarese. La formazione del presidente Bizzaglia, tra l’altro, subisce anche l’allungo del Montespaccato, che grazie al concomitante successo sulla Luiss può contare, a sei giornate dalla conclusione della regular-season, su due punti di vantaggio nei confronti dei sabini e ben tre su Massella e compagni. Prima del fischio d’inizio, il Team Manager del Pomezia Calcio, originario di Amatrice, consegna un omaggio floreale al capitano degli amarantocelesti, Liberato Filosa, in ricordo delle vittime del terremoto che ha colpito la cittadina sabina nell’agosto del 2016. Passiamo alla gara. La prima azione degna di nota è dei ragazzi di Gardini, i quali trovano il corridoio giusto sulla corsia destra con Sarritzu. Il numero nove entra minaccioso in area e calcia sul primo palo, ma trova la puntuale risposta di Marcucci, bravo a sventare il pericolo con una provvidenziale respinta con i piedi. Gli amarantocelesti, nei minuti successivi, si fanno apprezzare per un’ottima organizzazione di gioco soprattutto a centrocampo, ma a sfiorare la marcatura sono i rossoblù. Massella, dalla trequarti campo destra, crossa alla perfezione nel cuore dell’area per Teti, il quale di vede voltare le spalle dalla dea bendata. L’attaccante schiaccia di testa da posizione ravvicinata, ma la sfera, dopo aver rimbalzato a terra, termina di pochissimo sopra la traversa a portiere battuto. L’Amatrice Rieti, dal minuto numero trentasette, si trova costretta a giocare con un uomo in meno. Aversa ferma con le brutte maniere Plini lanciato a rete sugli sviluppi di un rapido ribaltamento di fronte. L’arbitro non ha dubbi ed estrae il cartellino rosso nei confronti del numero ventuno sabino per fallo da ultimo uomo. Sul susseguente calcio di punizione, la squadra di Scaricamazza sfiora il vantaggio con Corsetti, il quale indirizza il pallone sotto la traversa, ma trova pronto Egidio a rifugiarsi in corner. Il Pomezia Calcio, consapevole dell’importanza della posta in palio, prova a sfruttare la superiorità numerica nel corso della ripresa e, nei primi giri di lancette, mette due volte i brividi agli avversari. Prima Teti calibra male il pallonetto dal limite dell’area e consente una comoda presa a Egidio, poi Corsetti, sempre dai diciotto metri, indirizza il pallone nell’angolino alto, ma colpisce in pieno lo stesso Teti e consente agli avversari di tirare un lungo sospiro di sollievo per via dello scampato pericolo. Successivamente l’occasione giusta per sbloccare il risultato capita a Lahrach, il quale colpisce di testa indisturbato nei pressi del secondo palo, a seguito di un preciso cross del generoso Corsetti, ma pecca di cinismo e spedisce il pallone sul fondo. Tale episodio, tutto sommato, fa da preludio al vantaggio dei ragazzi del presidente Bizzaglia. L’azione parte sempre dai piedi di Corsetti, il quale guadagna il fondo sulla sinistra e crossa in piena area, Massella colpisce di testa, ma esalta i riflessi di Egidio. Poco male. Sulla ribattuta del portiere reatino, il solito Teti si avventa come un falco sulla sua preda, fa centro con un preciso colpo di testa e indirizza il match nei binari giusti. Lo stesso Teti, cinque minuti dopo, ha una ghiotta chance per raddoppiare di rimessa, ma alza troppo la mira, con il portiere rivale proteso in uscita disperata, e non inquadra lo spazio delimitato dai tre legni. L’Amatrice Rieti, a tredici minuti dalla conclusione, applica la famosa legge non scritta del calcio “gol mangiato, gol subito” e perviene al pareggio con il bomber Rossi, il quale si procura e trasforma, con un’esecuzione perfetta, un calcio di rigore. Qualche giro di lancette più tardi, la squadra sabina rimane in nove per l’espulsione di Alessandro, allontanato dall’arbitro per proteste. Il Pomezia Calcio, a quel punto, prova generosamente a spostare l’ago della bilancia dalla propria parte, ma non riesce a forzare il bunker difensivo rivale e si trova costretta a collezionare il secondo pareggio consecutivo a tutto vantaggio della W3 Maccarese, che approfitta dell’occasione per rafforzare il primato in classifica.
Antonio Gravante
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