Penalizzata oltremisura delle concomitanti defezioni dei vari Viglietta, Barbarisi, Sergiusti e Bernardini, l’Ardea issa bandiera bianca di fronte al Casalbertone (3-4), compagine con cui ha dato vita a una lunghissima battaglia sportiva nello scorso campionato di Serie C2, si vede interrompere dopo circa un anno mezzo l’imbattibilità, si allontana a cinque lunghezze dalla capolista Heracles e viene agganciata al terzo posto dall’Heracles e dall’Albano. I ragazzi guidati da Masci partono a spron battuto e, nei primi giri di lancette, sfiorano la marcatura soprattutto con Mrak, il quale costringe due volte Mecarelli a fare gli straordinari per conservare inviolata la propria porta. L’Ardea continua a riversarsi in avanti e passa a condurre con Covelluzzi, cinico a farsi valere in piena area e a spingere in rete un preciso passaggio di Marcucci. Il Casalbertone aumenta gradualmente i giri del proprio motore, trova il giusto equilibrio tra i reparti e perviene al pareggio al termine di un rapido capovolgimento. Il generoso Cecilia vince un contrasto nei pressi della linea mediana, si fa tutta la fascia destra e serve un assist al bacio per Amoroso, il quale gentilmente ringrazia e infila Mugnaini da pochi passi. I ragazzi di Volpes, per nulla appagati dalla rimonta, provano a capovolgere la situazione a proprio favore: Celani, dal limite dell’area, colpisce in pieno il palo. L’ultima chance importante della prima frazione è degli ardeatini: Mrak, su tiro libero, coglie il montante e, di fatto, pareggia anche il computo dei legni colpiti. Il Casalbertone, in apertura di ripresa, ribalta il punteggio a suo favore con l’ottimo Cecilia, il quale trafigge Mugnaini con una staffilata di destro da posizione defilata. L’Ardea ha una generosa reazione e piazza un micidiale uno-due con Pucino. Il numero ventidue rossoblù prima pareggia i conti con un comodo tap-in, poi firma la doppietta personale con un gran sinistro dal limite dell’area che va a togliere la classica ragnatela dall’incrocio dei pali. La formazione allenata da Volpes, a quel punto dimostra di avere carattere da vendere, si affida alla tattica del portiere di movimento e, a tre minuti dalla fine del match, rimette le cose a posto con Celani, il quale si limita ad appoggiare il pallone in rete al termine di una prolungata azione manovrata. Il Casalbertone, poco più tardi, sposta definitivamente l’ago della bilancia dalla propria parte per merito di Cecilia, il quale trasforma un tiro libero, indossa le classiche vesti di match-winner e fa crollare a distanza di circa un anno e mezzo l’imbattibilità dei ragazzi del presidente Fofi.
Antonio Gravante
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